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Castel di Sasso

Comune della Camapania, in provincia di Caserta, con 1.193 abitanti e ha una superficie di 20,3 chilometri quadrati. Sorge a 200 metri sopra il livello del mare, su di uno sperone che si affaccia nella conca caiatina, addossato ai sistemi montuosi del Verna e del Friento. L'economia è legata principalmente all' agricoltura ed all' allevamento.

Storia

Le origini sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana. La prima citazione documentaria che si ha di questo toponimo è nelle Rationes decimarum, dove per l'anno 1326. Fino al 1863 il paese era denominato soltanto Sasso, dall'antico saxum, rupe, chiamato così, secondo la tradizione, per alcune analogie morfologiche e storiche con la rupe Tarpea lo strapiombo ingoiò infatti, in un volo di un centinaio di metri, i Sanniti locali sconfitti dai Romani. Sasso è considerato sentinella dell'antica Trebula, alla cui storia è legato per il periodo romano. Con le invasioni barbariche subì incursioni e devastazioni; fu poi sotto il dominio goto e successivamente sotto i Longobardi. A quest'ultimo periodo risale la costruzione del castello. Con l'organizzazione feudale attuata dai Normanni Sasso fu incorporato nel feudo di Dragoni, mentre l'amministrazione della giustizia era affidata a una sorta di giuria popolare costituita dai notabili del luogo, i cosiddetti boni homines. La storia successiva, difficile da ricostruire per assoluta mancanza di documenti, è legata alle vicende dei feudatari di Dragoni cui Sasso era legato. Dal 1327 al 1807 fu sede di giurisdizione arcipretale, come si evince da documenti ecclesiastici. Nel 1799, dopo il fallimento della Repubblica Partenopea, Sasso fu, probabilmente per ritorsione contro l'opera di Decio Coletti, patriota della rivoluzione napoleta-na del 1799, devastata da bande di sanfedisti del cardinale Ruffo. Dopo l'Unità d'Italia il paese venne ribattezzato Castel di Sasso col regio decreto del 28 giugno 1863. Di un certo interesse artistico e storico sono i resti dell' antica Chiesa di San Pietro, del XII secolo, dedicata poi nel 1694 a San Biagio e detta da quell'anno Sancti Blasij extra moenia. Sulle pareti ancora esistenti sono visibili tracce di affreschi bizantini. Un'altra Chiesa di San Biagio, sede dell' arcipretura, sorge a Sasso, mentre a Cisterna è visibile la Chiesa di San Pietro e Paolo, a Strangolagalli la Chiesa di Santa Maria Assunta e a Prea la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.

Da vedere

Chiesa di San Pietro - del XII secolo, dedicata poi nel 1694 a San Biagio e detta da quell'an no "Sancti Blasij extra moenia". Sulle pareti ancora esistenti sono visibili tracce di affreschi bizantini.

Cascata di Sasso - è ben visibile percorrendo la strada comunale che dalla frazione ARBUSTI va alla frazione Buonuomini.

Castel di Sasso - si estende per circa 21 Kmq dalle pendici del Monte Maiulo e Monte Caruso fino alle rive del Fiume Volturno che si incunea con le sue anse nella parte pianeggiante del territorio ricca di colture rigogliose e frutteti.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Castel di Sasso è necessario percorrere l'Autostrada Napoli - Roma, uscire allo svincolo di Caserta Nord e proseguire in direzione di Casagiove. La distanza da Napoli è di 40 km.

In treno: Castel di Sasso è servita dalla stazione ferroviaria di Caserta.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie