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Lancusi

Lancusi è la maggire frazione del comune di Fisciano, in provincia di Salerno, conta circa 4000 abitanti, e collocata a 232 m sul livello del mare. Si trova lungo il percorso dell'antica strada consolare romana Popilia.

Storia

Lancusi fu una Baronia separata dal Principato dei Sanseverino, un casale molto importante, ma quando, per le note vicende del 1553 la famiglia Sanseverino perde il potere vengono meno la gloria ed i fasti del passato, anche i feudi, allora, ne restano influenzati. Battaglie, lotte, alleanze, soprusi, ladrocini, vendette non furono sconosciute, anche se c'è da aggiungere che il successivo periodo aragonese, malgrado le guerre di successione e della congiura baronale, vivrà una maggiore pace interna che si rifletterà anche nella Baronìa di Lancusi. La baronia sorge attorno la confraternita cioè la chiesa di S. Giovanni Battista che è stata la prima chiesa del paese, attorno ad essa sorge un nucleo urbano che inizia ad assumere la caratteristica di paese differenziandosi dalla campagna caratterizzata da casali sparsi; la baronia di Lancusi è però priva di un castello e di una rocca che ne assicuri la difesa. Per tutto il 1500 mentre i possedimenti dei Sanseverino passavano un periodo burrascoso ed erano costantemente contesi dal Gonzaga, ai Carafa, ai Caracciolo; il borgo di Lancusi viveva un periodo tranquillo sotto i De Ruggiero. Il feudo dei Ruggiero nell’aprile del 1515 era passato a Felice, poi a Giovanni ed infine a Geronimo De Ruggiero che si adoperò per la costruzione della nuova chiesa dedicata a San Martino di Tour adiacente a quella di San Giovanni che era e resterà della Confraternita. Camillo Caracciolo, feudatario del luogo dal 1596, Il 7 marzo del 1608, per 11.000 ducati acquistò dal Consigliere Scipione De Curte, il Casale di Lancusi, con il palazzo fortificato. Franciscus Antonius Clara, per conto degli abitanti di Lancusi, gelosi delle personali prerogative e appassionati sostenitori dei propri interessi, aveva citato il Principe Caracciolo e ne aveva chiesto la restituzione delle terre; questi, però, nel 1609, furono costretti a riscattarle, pagando tutto il prezzo richiesto dal Principe. Nel XVI secolo iniziò la costruzione del Palazzo Barra o Barbuti o Carpentieri, infatti il palazzo già esisteva nel 1608 quando il Principe Camillo Caracciolo acquistò il feudo di Lancusi con il palazzo fortificato che è senz’altro il palazzo Barra. Questo edificio gentilizio sotto i Caracciolo conoscerà un periodo di fasti e di ricchezza, il 14 settembre del 1741 vi nascerà Giovanni Caracciolo, il papà del Principe Caracciolo di Avellino, feudatario anche di Lancusi.

 

Da vedere

La Chiesa di San Martino - le sacre funzioni si svolgevano nella chiesa della Confraternita dedicata a San Giovanni Battista che è stata la prima chiesa del paese risalente molto probabilmente al XIV secolo. L’attuale chiesa dedicata a San Martino vescovo di Tour fu iniziata nei primi anni del 500 poiché la chiesetta della Confraternita era divenuta troppo piccola per le esigenze della popolazione del Casale. La costruzione fu commissionata ad imprenditori locali e fu previsto che la nuova chiesa dovesse sorgere accanto alla Confraternita. Una preziosa tela posta sull'altare centrale è il Quadro del trionfo, opera di pittori fiamminghi e raffigurante i santi della valle dell'Irno. Altra preziosa tela dello stesso periodo è posta all’ingresso della chiesa sulla sinistra e raffigura l’apparizione del Bambino Gesù a Sant’Antonio da Padova. Entrambe le opere sono state restaurate di recente dopo la riapertura al culto della chiesa dopo il sisma del 1980 che l’ha resa inagibile per vent’anni. Di una particolare forma arabeggiante è la maestosa torre campanaria sormontata dall’orologio da facciata dei De Caro, con campanelle del tocco per ogni quarto d’ora. Non si può tacere il culto fervente che Lancusi ha avuto per San Vincenzo Ferreri, molti non sanno che a Lancusi esisteva una chiesetta privata di proprietà di Vincenzo Meriani dedicata a questo santo, dopo il terremoto dell’80 fu abbattuta per lasciare spazio a un moderno palazzo per civili abitazioni. La chiesa è arricchita da preziose statue fortunatamente rimaste integre dopo il terremoto dell’80, sono in legno quelle raffiguranti San Giovanni Battista patrono di Lancusi, San Martino di Tour titolare della parrocchia e della chiesa, l’Immacolata, il Santissimo Salvatore , Sant’Anna , Sant’Antonio da Padova, San Francesco e San Pio da Pietralcina. Sono invece in carta pesta le statue di San Gerardo Maiella e del Sacro Cuore di Gesù. Hanno invece il volto, le mani e la base in legno e sono impreziositi da pregevoli stoffe le statue raffiguranti la Vergine del Rosario e l’Addolorata. La chiesa ha due bellissimi confessionali in legno risalenti al 1700 di recente restaurati.

A SELECIA - è l'area occupata da un piccolo spiazzo a "giardini", adiacente l'inizio di via dei Sepolcri.

BELLOVERE' -  il tratto della strada provinciale che dal Centro storico porta a Bivio Penta. Un tempo campagna fertile con qualche casolare, oggi, via del Centenario con diverse diecine di moderni palazzi ed un notevole agglomerato urbanistico.

VILLAGGIO AUSTRIA -  zona di prefabbricati adiacente via dei Sepolcri. E' il frutto del soccorso dell'Austria alle popolazioni colpite dal terremoto del 23 novembre 1980.

Come arrivare

In auto:  autostradale sul RA02 Salerno - Avellino.

In treno: stazione ferroviaria di Fisciano, sulla linea Salerno - Benevento.

Tipologie