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Messina

La provincia di Messina nella Sicilia ha 108 comuni e conta 657.785 abitanti su una superficie di 3.247 chilometri quadri, con capoluogo a Messina. A nord è affacciata sul Mar Tirreno, ad est sullo Stretto di Messina e sul Mar Ionio, a sud confina con la Provincia di Enna e la Provincia di Catania ed ad ovest con la Provincia di Palermo.

Storia

Dai ritrovamenti archeologici si deduce che la zona era abitata sin dalla preistoria da Sicani, da Siculi e poi dai Greci. Nel periodo romano le città avevano una certa autonomia ed emettevano monete, la città di Messina essendo una civitas foederatae. Come nelle provincie limitrofe, anche nella Provincia di Messina arrivano gli Arabi che nel 845 prendono il capoluogo, poi i Bizantini che occupano per prima la Messina poi il resto dell'isola. Nel periodo normanno la Messina viene conquistata da Roberto il Guiscardo e Ruggero il Guiscardo, iniziando la riconquista cristiana dell'isola. Sotto il loro dominio, il territorio si riprende dal punto di vista economico diventando la metropoli della Sicilia e della Calabria. Il capoluogo ottiene privilegi dai Re di Sicilia facendo di esso la capitale economica della Sicilia. Dopo la dominazione Sveva, nel 1282 Carlo I d'Angiò assediò la città di Messina senza riuscire. A Messina è stato fondato il primo Collegio dei Gesuiti  al mondo nel 1548 che si trasformò nell'Università di Messina. Nel 1571 dal porto partiva la flotta cristiana che sconfisse i Turchi nella Battaglia di Lepanto del 7 ottobre, al ritorno tra le persone sbarcate c'era anche il famoso scrittore spagnolo Miguel de Cervantes, che rimase ricoverato nel Ospedale di Messina. L'Università di Messina fondò nel 1638 l'orto botanico, il più antico dell'isola, realizzato da Pietro Castelli. Messina fu nel 1647 uno dei centri importanti della rivolta contro il fiscalismo del governo Spagnolo, chiedendo la protezione del re francese Luigi XIV riesce a mantenere l'indipendenza dall'impero spagnolo, però nel 1678 viene abbandonata dai francesi e subisce una riconquista spagnola. Con la dominazione borbonica il territorio conosce un sviluppo economico ed industriale, si costruisce la rete ferroviaria e stradale. Dopo il 1860, l'anno della nascita del Regno d'Italia, nel Regno delle Due Sicilie si svolgono manifestazioni per decidere l'annessione al Piemonte. Si introducono nuove imposte pesanti e viene attuato il servizio militare obbligatorio, cose che colpiscono le classe inferiori e portano i contadini alla disperazione. La nuova struttura amministrativa con i funzionari dal nord non riesce a controllare il territorio e favorisce le guerre tra bande criminali e la comparsa della mafia. Dal 1882, a causa delle condizioni disumane di vita, comincia l'emigrazione verso il Nord America, Brasile e Argentina.

Da vedere

I Siti UNESCO - Isole Eolie

I Parchi -  Parco Fluviale dell'Alcantara, Parco Regionale dei Nebrodi, le Riserve Naturali Regionali Bosco di Malabotta, Fiumedinisi e Monte Scuderi, Isola di Alicudi, Isola Bella, Isola di Filicudi Isola di Panarea, Scogli Viciniori, Isola di Stromboli e Strombolicchio, Isola di Vulcano, Laghetti di Marinello, Laguna di Capo Peloro, Le Montagne delle Felci e dei Porri, Vallone Calagna sopra Tortorici.

I Musei -  a Messina: Museo Regionale; a Lipari: Museo Archeologico Regionale; a Patti: Antiquarium; a San Salvatore di Fitalia: Museo Siciliano delle Tradizioni Religiose; a Sant'Agata di Militello: Museo dei Nebrodi; a Roccavaldina: Raccolta di Vasi da Farmacia.

Come arrivare

In auto: le autostrade A20 Palermo- Messina,  A18 Messina-Catania; le strade statali SS 113, SS114, SS116, SS117, SS185, SS289

In treno: rete ferroviaria siciliana

In aereo: l'aeroporto più vicino a Catania

In nave:  gli porti di Messina e Milazzo.

Tipologie