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Mesoraca

Comune della Calabria, in provincia di Crotone, con 7.125 abitanti e ha una superficie di 93,5 chilometri quadrati. Fa parte del Parco della Sila. Sorge a 415 metri sopra il livello del mare. L'economia del paese è basata prevalentemente sulI'agricoltura. Particolarmente sviluppata è la produzione di olio di oliva e di castagne.

Storia

Ha mutato il nome da Reazio in Mesurgo che, secondo gli storici, significava cantatore, gente che canta, forse per la fertilità della terra e per l'abbondanza delle messi. Si chiamò in seguito Maioraca ed infine Mesoraca. Venne abitata da Greci, latini ed ebrei. In età mediovale fece          parte dei possedimenti di molti feudatari: nel 1292 circa, elevata a Contea, fu territorio dei Ruffo di Catanzaro per concessione di Carlo I° re di Napoli, in questo periodo si distinse in battaglie contro i Francesi. Divenne in seguito (1523) Marchesato e passò ai Caracciolo. Sotto il dominio di Paolo Caracciolo, Mesoraca si ribellò violentemente al tentativo di ripristinare lo «ius primae noctis», nel corso della rivolta il popolo massacrò l'intera famiglia dei feudatari. Il  Marchesato andò in mano allo spagnolo Ferrante Spinelli, in quanto sposo della superstite Isabella Caracciolo. Fu infine venduto al duca Marco Sytico d'Altemps (1585) che rimase proprietario fino al 1806. Tra il    '600 e il '700 sorsero tre Accademie: quella degli Addormentati, quella dei Risvegliati e quella degli Ecclesiastici. Mesoraca rivendica un  fatto storico di notevole interesse: la cittadinanza di Papa S. Zosimo (Pontefice dal 414 al 418).

Da vedere

Chiesa del Ritiro - la facciata della chiesa, in blocchi squadrati di pietra arenaria proveniente da una cava situata sulla sinistra del torrente Reazio, riprende lo schema tipico di molte chiese italiane di fine '500 con la divisione in due ordini sovrapposti. L'interno, a croce latina, è in stile barocco. L'altare maggiore è in marmi policromi e applicazioni in bronzo.

Chiesa SS Annunziata - la facciata della chiesa è in stile romanico e riprende la ripartizione in tre navate dell'interno ed è abbellita da tre portali in pietra arenaria a tutto sesto. Il portale principale è sormontato da una nicchia nella quale è posta una Madonna con Bambino attribuita all'artista Antonello Gagini. Sono presenti anche due rosoni. Annessa la torre campanaria che si eleva su tre livelli, l'ultimo dei quali aperto di quattro porte ad arco. Nella chiesa è possibile ammirare gli affreschi della volta centrale rappresentanti San Giuseppe, l'Annunciazione e i Santi Pietro e Paolo.

Chiesa della Candelora - la facciata della chiesa si presenta molto sobria con tre artistici portali in pietra sormontati da altrettante piccole finestre. La parte centrale, più alta, è divisa in due ordini separati da un cornicione su cui sono collocati due vasi uniti da un festone di fiori. Sulla sinistra della chiesa si eleva l'antico campanile con il caratteristico tetto a cuspide. L'interno è a tre navate con archi a tutto sesto.

Santuario SS Ecce Homo - è dotato di un ampio piazzale da cui si gode un'ampia vista panoramica. Di notevole pregio è la facciata principale, scandita da alte lesene, che presenta tre portali d'ingresso. Il principale è in pietra finemente scolpita. L'interno si presenta a unica navata ed è arricchito dalla presenza di una cappella laterale dedicata al SS Ecce Homo, di forma ottagonale, costruita nel 1780. Nel tabernacolo posto dietro l'altare maggiore è conservata la statua della Madonna col Bambino risalente al 1506 alla quale due anni dopo sono stati uniti due angeli marmorei.

Come arrivare

In auto: Mesoraca è raggiungibile da Crotone perocrrendo le SS 107bis e SS109. Distanza da Crotone 37 km.

In aereo: L'aeroporto più vicino è il "S.Anna" di Crotone che dista 38 km.

In treno: La stazione ferrroviaria più vicina è a Crotone.

Tipologie