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Nuoro

La provincia di Nuoro nella Sardegna ha 53 comuni e conta 161.929 abitanti su una superficie di 3.934 chilometri quadri, con capoluogo a Nuoro. A nord confina con la Provincia di Sassari, ad est è affacciata sul Mar Mediterraneo, a sud confina con la Provincia di Cagliari ed ad ovest confina con la Provincia di Oristano. Dal 2001 la Provincia di Nuoro ha perso 23 comuni che hanno costituito la Provincia di Ogliastra, 13 comuni che hanno aderito alla Provicnia di Cagliari, 10 comuni che hanno aderito alla Provincia di Oristano e ha perso 2 comuni che hanno aderito alla Provincia di Olbia-Tempio.

Storia

Dai ritrovamenti archeologici si deduce che il territorio era abitato sin dal Paleolitico inferiore. Nell'antichità, la popolazione era formata dai allevatori di bestiame, agricoltori, cacciatori e pescatori, suddivisa in piccoli nuclei tribali. Costruirono villaggi, tombe megalitiche e torri nuragiche, commerciavano con i Fenici e gli Etruschi ed erano gli unici abitatori del isola fino al 500 a.C. I Greci li chiamavano Tirsenoy, cioé costruttori di torri. Dopo la sconfitta da Cartagine e Roma, l'isola si è divisa in due, nelle valli e sulla costa rimanendo i vincitori e nella montagna e nelle zone difficile da percorrere (zona Barbagica, mai romanizzata) rimanendo la cultura nuragica. La popolazione si rifugiò nei presi del Monte Ortobene e poi nella Seuna, la zona dell'antico rione di Nuoro. Tra il X e il VIII secolo a.C, nell'isola arrivarono i Fenici, per commerciare non come invasori. Loro si stanziarono e stabilirono colonie provvisorie che servivano come magazzini di raccolta delle materie prime. Nel circa 535 a.C. arrivarono i cartaginesi a conquistare l'isola, ma senza riuscire. Comunque alla fine del secolo, l'isola si trovava sotto l'egemonia cartaginese e le città costiere tra i maggiori centri urbani del Mediterraneo occidentale, uno di essi fu Bosa. Nel 214 a.C. i Romani erano in possesso dell'isola convivendo con i sardo-punici, romanizzando i centri fenici e punici,  costruendo monumenti e strade. Sotto l'impero romano, il territorio prospera e l'isola diventa uno dei granai di Roma. Dopo la caduta dell'Impero romano, i Vandali occupano l'isola e mantengono qui un contingente militare fino all'arrivo dei bizantini nel 534 d.C. Dal VIII dopo la caduta dell'Impero Bizantino, l'isola viene divisa in quattro Giudicati, cioè entità statali autonome, indipendenti fra di loro e dall'esterno, ma non si conosce con esattezza quando Nuoro passò sotto il dominio dei giudici d'Arborea. Il Giudicato di Arborea e Logudoro amministrava il territorio, che si chiamava logu, suddiviso in curatorie formate da villaggi. Il Regno Sardo inizia nel 1297 quando Papa Bonifacio VIII lo istituisce per porre fine alle dispute tra Angioini e Aragonesi. Nel periodo rinascimentale, l'isola viene occupata dai Aragonesi, un periodo considerato come il peggiore della storia per le continue guerre contro il Regno di Calari e per il monopolio di potere instaurato a favore dei Catalano-Aragonesi e dopo dei spagnoli. Dopo la guerra di successione spagnola, tra il 1713 e il 1718 l'isola passa agli Asburgi che la cedèrono al Vittorio Amadeo II, duca di Savoia.In questo periodo la condizione economica di Nuoro era disastrosa, aggravata anche dalla presenza di banditi. Durante il XVIII secolo, il capoluogo diventa sede vescovile, poi sede del Tribunale di Prefettura e proclamata città nel 1836, dopo di che nel 1848 è scelta come sede di Divisione Amministrativa e di Intendenza. Il Regno Sardo si unisce con gli stati della terraferma tra il 1847 ed il 1861, l'anno della proclamazione del Regno d'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale viene dichiarato la Statuto di autonomia della nuova Regione sarda, e la città comincia ad allargare a causa dello spopolamento dei centri vicini. Negli ultimi anni, grazie ai collegamenti con la terraferma, specie aerei, si attenua lo svantaggio dell'insularità, diventando una zona turistica conosciuta anche a livello internazionale.

Da vedere

I Parchi - Parco Nazionale del Gennargentu e Golgo di Orosei, il Monumento Naturale Texile di Aritzo, il Monumento Naturale Su Suercone.

I Musei -  a Nuoro: Museo Civico Archeologico, Museo d'Arte, Museo Etnografico Sardo, Museo Deleddiano; a Dorgali: Museo Civico; a Teti: Museo Archeologico Compresoriale; ad Aritzo: Museo Etnografico; a Belvi: Museo di Scienze Naturali.

Come arrivare

In auto: le strade statali SS131, SS389

In treno:  rete ferroviaria sarda

In aereo: gli aeroporti più vicini a Cagliari e Olbia

In nave: il porto più vicino è quello di Olbia.

Tipologie