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Castelnuovo Rangone

Comune della Emilia Romagna in provincia di Modena, con 13.563 abitanti. Si trova nell'alta pianura, a 13 km a sud-est di Modena.

Storia

Nel XIII secolo il castello e una parte del territorio erano di proprietà dei signori Pico della Mirandola, che vi dovevano tenere un presidio di militi; inoltre nel 1391 il marchese di Ferrara ne investì formalmente la famiglia Rangoni. In quel tempo Castelnuovo, allora detto Rangone, era un borgo fortificato raccolto intorno al castello turrito, protetto da una cerchia murata e da un fossato, presidiato da una guarnigione permanente di armati al soldo dei Rangoni. Nel 1796 l’occupazione francese segnò la fine del feudalesimo e la fine del governo dei Rangoni; modificando anche denominazione del paese in Castelnuovo in Piano. Il passaggio di truppe e la spopolazione delle campagne e dei paesi corsero ad aggravare la situazione di miseria in cui versava buona parte della popolazione. Nel 1796, con l’occupazione francese, Castelnuovo in Piano ebbe il titolo di capoluogo di comune e divenne sede di una municipalità nel dipartimento del Panaro; ma nel 1815, l’anno della Restaurazione del duca Francesco IV d’Ausburgo - Este e della riforma amministrativa del ducato, il comune di Castelnuovo fu abolito e aggregato a quello di Spilamberto come sezione. Nel 1860, nella nuova riforma del dittatore Luigi Carlo Farini, il comune fu ripristinato e il paese riebbe l’antica denominazione di Castelnuovo Rangone. Negli anni che seguirono l'unità d'Italia, nello spirito di rinnovamento che pervase la nostra regione, anche a Castelnuovo furono attuate diverse opere pubbliche importanti che mutarono l’aspetto del paese.

Da vedere

Chiesa di Castelnuovo appare citata per la prima volta in una bolla del Papa Lucio III del 1181, col titolo di cappella del castello, da intendersi come il borgo murato, di proprietà del capitolo della cattedrale di Modena. È certo che la cappella, poi chiesa parrocchiale, plebanale, dedicata a Celestino I, papa nel V secolo, subì diversi rifacimenti, l’ultimo negli anni dal 1856 al 1866, quando, ormai cadente e insufficiente al servizio religioso dell’accresciuta popolazione, fu completamente ricostruita, su progetto dell’architetto modenese Cesare Costa. La pala dell’altar maggiore, San Celestino I papa che consegna a San Cirillo il decreto di condanna dell’eresia di Nestorio, è considerata una delle più belle opere del modenese Adeodato Malatesta, fu eseguita nel 1873.

La torre - faceva parte della rocca marchionale dei Rangoni, fu innalzata negli ultimi anni del XIV secolo; era la torre di guardia del borgo murato circondata dal fossato perimetrale, le cui acque erano alimentate dal rio Gamberi e dal torrente Petazzara, secondo qualche autore così chiamato perché sboccava nella fossa in petto, ossia di fronte, al castello. Recenti ritrovamenti hanno riportato alla luce anche l’antica cinta muraria del 1200, una delle più antiche d’Italia, nel centro storico del paese.

Parco Giovane Golden - Strada Jack Kerouac, il parco dedicato allo statista ed ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il parco intitolato a sir Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo.

Parco Grizzaga - situato nella frazione di Montale. All’interno del progetto Castelnuovo un paese per i bambini, da alcuni anni il Comune e la scuola coinvolgono i bambini delle quinte elementari in un progetto di ripavimentazione del centro storico. Ad ogni bambino viene chiesto di disegnare una piccola piastrellina che ognuno di loro posa nella pavimentazione, a futura testimonianza. L’esperienza si ripete tutti gli anni in occasione della festa delle scuole.

Economia

La lavorazione delle carni suine rappresenta l’attività economica e industriale più rilevante e significativa del paese, con oltre 1.200 addetti occupati in più di cinquanta aziende. L’esplosione vera e propria dell’industria salumiera avviene nei primi anni cinquanta, quando molte aziende nascono come costole della Villani, con imprenditori che si mettono in proprio dopo aver lavorato nell’azienda maggiore. Molte di queste sono ancora attive oggi, con numeri e dimensioni ben più rilevanti, spesso di rilievo internazionale. Negli ultimi anni l’industria salumiera è cresciuta nel settore della stagionatura dei prosciutti con la costruzione di nuovi stabilimenti; il Consorzio del Prosciutto di Modena ha qui molte aziende associate. Oggi Castelnuovo rappresenta il punto di riferimento per tutto ciò che gravita intorno al maiale. Da alcuni anni è stato inaugurato il Centro Carni, centro di formazione e informazione per gli addetti del settore alimentare e per i cittadini, che offre consulenze e campagne informative sulla salute alimentare.

Come arrivare

In auto: Uscita autostradale Modena Sud; segnaletica per Spilamberto e poi Castelnuovo Rangone; a circa 2 km.

Tipologie