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Camairago

E un piccolo comune lombardo in provincia di Lodi con circa 585 abitanti. E' deliminato ad est dal corso del fiume Adda. Si estende su circa 13 Km quadri è a circa 53 metri sul livello del mare.

Storia

Camairago affonda le sue origini, sembra in epoca medioevale: a meno che non si debba considerare valida la tesi che il toponimo, uscente interminazione celtica, indichi radici ancora più remote. Il nome antico, di epoca alto - medievale, era "Camariaco" che deriva da Camerte Camairago, ritenuto l' effettivo fondatore. Fin dal 972, il vescovo Andrea aveva donato le decime di Camairago, unitamente a quelle di molti altri luoghi della sua Diocesi al monastero di S. Pietro di Lodivecchio. L'anno 1158, i Milanesi, inseguendo i Lodigiani dopo la totale rovina della loro città incendiarono il Castello di Camairago. L'anno 1440, Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, per rimunerare il conte Vitaliano Borromeo che nelle passate guerre gli aveva fatte molte sovvenzioni in denaro, gli concesse in feudo il paese di Camairago unitamente alla frazione di S. Vito, con facoltà di fortificare il paese. La storia ci narra delle varie e alterne vicende cui dovettero sottostare gli abitanti del luogo, sempre caratterizzate dalla nota dominante della guerra, delle incursioni, degli accampamenti militari, dei saccheggi, dalla peste che scoppiò in Camairago il 1 Settembre 1460, che poi fece strage nel codognese e anche a Lodi; dal passaggio di Francesco Sforza che nel 1447 qui sconfisse i veneziani; all'occupazione francese del 1509; al passaggio dei lanzichenecchi nel 1629: è un ripetersi per gli infelici abitanti di fatti luttuosi e di sventure. Quando, nel corso del XVII secolo, presso l'antica fontana sottostante sgorgò una nuova acqua miracolosa, che diede la parola ad un fanciullo muto, fu edificata, essendo ormai andata distrutta la primitiva cappella, una nuova chiesa dedicata alla Vergine delle Grazie; essa sorse fra 1682 e 1684, ma fu ultimata solo la zona del presbiterio, che ancora oggi ammiriamo nella ricchezza degli arredi sacri, quali l'altare ligneo dorato di linee barocche in cui è racchiuso un pregevole dipinto raffigurante la Vergine col Bambino. Sul luogo della sorgente si provvedeva anche alla costruzione di un oratorio.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano - ricostruita, sulle rovine della precedente, fra il 1959 e il 1962 su progetto dell'architetto Tamburini di Trieste. Ad una sola navata, affiancata da cappelle laterali, si anima di una completa decorazione pittorica sulla volta e nell'abside, dovuta al pennello del pittore lodigiano Felice Vanelli, che ripercorre i momenti fondamentali dell'uomo attraverso la vita e la passione del Cristo.

 

Castello dei Borromeo - edificato su un preesistente fortilizio medievale e il Santuario della Madonna della Fontana eretto in antichità alla Vergine Maria. La storia narra di una fonte, tutt'ora esistente, di acqua miracolosa che in passato ha guarito storpi e ammalati.

Economia

L'agricoltura rappresenta la maggiore attività economica locale, con la coltivazione di mais e foraggi e l'allevamento di suini e bovini. Anche se alcune di queste aziende agricole hanno una certa dimensione, tuttavia notevole è il pendolarismo su Milano e altri centri. Quasi assente l´attività industriale, si conta invece qualche impresa artigiana.

Come arrivare

In auto: dista 31 chilometri da Lodi.

Tipologie