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Cremona

Capoluogo della omonima provincia lombarda, ha poco meno di settantunomila abitanti. Il comune è ai confini con l'Emilia-Romagna.

Storia

La prosperità di Cremona risulta nitidamente dalla descrizione che lo storico latino Tacito inserisce nel racconto della distruzione che la città subì in seguito alle vicende belliche del 69 d. c. Due sanguinose battaglie furono combattute nei pressi di Bedriacum e di Cremona; la città, colpevole di aver accolto trionfalmente Vitellio, fu messa a ferro e fuoco dalle truppe del vincitore Vespasiano. Tra il III e il IV secolo la crisi generale dell'impero romano interessò anche i centri della Pianura Padana, sebbene il ruolo eminente di Mediolanum avesse ricadute positive sul territorio e le città vicine. Cremona mantenne in questo periodo e per i due secoli successivi la propria struttura urbanistica e difensiva; la fine della città antica, infatti, viene generalmente fatta coincidere solo con il 603 d.C., anno in cui fu espugnata dal longobardo Agilulfo. Nel corso del XII secolo Cremona raggiunse una notevole ricchezza e floridezza grazie allo sviluppo del commercio fluviale rafforzando al contempo le varie forme di governo comunale. Nello stesso periodo l'importanza politica ed economica della città portò ad un rinnovamento edilizio, culminato nella costruzione dello straordinario complesso monumentale della piazza del Comune: l'unità fra Chiesa e Comune venne sancita con l'erezione nel 1107 della nuova Cattedrale. Tra il 1169 ed il 1187 lo sviluppo urbano fu completato dall'edificazione di una nuova imponente cerchia di mura, che portò il centro storico ad assumere quella configurazione che lo caratterizza ancora oggi. Gli imperatori concessero a Cremona numerosi privilegi, testimonianza questa della politica filoimperiale tenuta dal Comune fino alla prima metà del Duecento: aderì alla politica di Federico Barbarossa contro Crema e Milano, ma pur entrando a far parte della Lega Lombarda nel 1167, assunse un ruolo di mediatrice fra l'Imperatore e i Comuni e nessun soldato cremonese combattè nella battaglia di Legnano del 1176. Dopo la morte dell'Imperatore nel 1250 per la città iniziò un lungo periodo di lotte interne fra le opposte fazioni guelfa e ghibellina che durarono fino al 1334, anno in cui Cremona fu conquistata da Azzone Visconti, signore di Milano, ponendo così fine all'autonomia comunale. Cremona divenne il porto fluviale di Milano, il commercio e la navigazione sul Po ne trassero beneficio con risultati positivi per l'economia che poteva contare anche su una fiorente agricoltura e una ricca industria tessile. Per Cremona fu un periodo di benessere e tranquillità, conseguenza del saggio governo di Bianca Maria, molto amata dal popolo: la duchessa ne favorì il rinnovamento urbanistico con numerose opere pubbliche, a cui si adeguarno ricche famiglie di mercanti che costruirono sontuose dimore patrizie. Nella seconda metà del XV secolo Cremona assunse quella dignità elegante e raffinata in stile rinascimentale ancor oggi visibile sia nei palazzi che nelle chiese cittadine.

Da vedere

Piazza del Comune - e considerata una delle più belle piazze italiane in stile medioevale; la particolarità di questa piazza è costituita dai numerosi monumenti che la circondano, infatti, si trovano a Piazza del Comune il Torrazzo, simbolo della città di Cremona.

Il Duomo - è considerata una splendida opera d’architettura romanica, particolarmente interessanti gli interni ricchi di artistiche decorazioni: all'inizio del XII secolo iniziano i lavori per la costruzione della Cattedrale ma i lavori vengono in seguito interrotti a causa di un terremoto per poi essere ripresi nel 1129 e conclusi negli anni 1160 - 1170; anche il Battistero, caratteristica costruzione romanica a pianta ortogonale sormontato da una loggetta nell’interno coperto da un’antica cupola a sesto acuto, e il Palazzo del Comune sede del governo nella Cremona antica, il quale custodisce cinque preziosi violini tra i migliori esemplari, si trovano nella famosa Piazza del Comune.

Chiesa di S. Margherita - e stata costruita nel 1547, è un bell’ esempio di manierismo cremonese. Al suo interno dipinti e affreschi di pregio; la chiesa di S. Agostino, costruita tra il 1339 e il 1345 fu completata nel ‘500, ha facciata in stile gotico lombardo e l’interno suddiviso in tre navate; la chiesa di S. Pietro al Po, è del 1575 e il campanile è stato rialzato da Luigi Voghera nel 1840; da non mancare una visita alla chiesa di S. Sigismondo, che è stata costruita per volere di Bianca Maria Visconti, sul luogo dove erano state celebrate le sue nozze con Francesco Sforza. E’ un notevole esempio di rinascimento cremonese, la chiesa venne iniziata nel 1463 e terminata nel 1578. L’interno presenta una ricca decorazione con preziose figure in stucco, opera di Giulio Campi.

Museo Stradivariano - la storia inizia col 1893 quando veniva accettata dalla città di Cremona la donazione di Giovanni Battista Cerani contenente alcuni reperti appartenuti ad Antonio Stradivari. La parte più significativa del Museo è quella rappresentata dal materiale venduto dal figlio di Stradivari al conte Ignazio Cozio di Salabue, collezionista di strumenti ad arco: la collezione fu donata nel 1930 alla città di Cremona dall'ultimo proprietario, il liutaio Giuseppe Fiorini.

La Piazza di S. Agostino - la struttura originaria sia il suo perimetro: già nella pianta di Cremona eseguita nel 1582 da Antonio Campi la si vede così come la si può ammirare ai giorni nostri. Eretto fra il 1339 e il 1345 incorporando la precedente chiesa di S. Giacomo in Braida, l'attuale edificio, costruito dai padri eremitani di S. Agostino, subì invece nel 1553 un ampio rimaneggiamento degli spazi interni, conservando nella forma originaria solo la struttura a capanna della facciata, alleggerita dalla galleria ad archi ogivali. L'interno venne rimaneggiato intorno alla metà del XVI secolo: la volta, originariamente a capriate, venne ribassata con la costruzione di una nuova volta a botte, i pilastri poligonali in cotto vennero trasformati e ingranditi, l'abside rettangolare assunse una nuova forma semicircolare e l'originaria parete in mattoni a vista fu trasformata con una decorazione ad affresco nella navata centrale e con la creazione degli altari delle navate laterali nel 1664.

La Cattedrale - venne danneggiata dal terremoto che interessò tutta la Pianura Padana nel 1117; ripresi i lavori, venne completata in stile romanico alla fine del 1100 ma consacrata dal vescovo Speciano solo nel 1592. Della prima costruzione romanica rimangono le lastre con i quattro profeti, murate nello stipite del portale centrale, riferibili alla cultura dello scultore Wiligelmo, e il fregio con la sede dei mesi, visibile al di sopra dell'arco ogivale del protiro, databile al 1200 - 1220 di stile antelamico. L'interno non presenta più le caratteristiche dell'originario stile romanico poiché venne trasformato nel Rinascimento e durante l'epoca barocca. Il capolavoro della Cattedrale è sicuramente lo splendido ciclo cinquecentesco di affreschi sulla vita della Vergine Maria e di Gesù recentemente restaurato e definito la "Cappella Sistina del nord Italia" .

Chiesa S.Michele e la Piazza - l'edificio, di stile longobardo, fu rifatto alla fine del XII secolo, contemporaneamente alla vicina chiesa di S. Lorenzo e i capitelli delle colonne longobarde furono riutilizzati all'interno della cripta della chiesa. L'interno si presenta ancor oggi austero e solenne, conservando ancora l'impianto della chiesa romanica per quanto arricchito e appesantito da altari, dipinti e decorazioni aggiunti in epoche successive. Originariamente la navata laterale destra si concludeva con un abside terminale che venne distrutto nel 1844 per costruire un massiccio campanile. Si affaccia sulla piazza anche Palazzo Vergani, un tempo luogo di produzione del torrone, dolce caratteristico della città e l'antica casa dei massari risalente al XV secolo.

Il Torrazzo - edificato nella seconda metà del XIII secolo e terminato nel 1305, con i suoi 112 metri d'altezza è la più alta torre campanaria in muratura italiana. Il Torrazzo affascina chiunque lo guardi dal basso per la sua mole incredibile, ma basta percorrere i cinquecento gradini che portano alla sommità per godere di un visione panoramica vastissima che spazia dalla Pianura Padana fino ai rilievi alpini. Al secondo piano è possibile ammirare la ricostruzione di una bottega liutaria con l'esposizione di strumenti e oggetti necessari alla costruzione di un violino. Proseguendo nella salita, ci si imbatte nella famosa Stanza dell'Orologio: qui è possibile ammirare l'originale meccanismo dell'antico orologio realizzato nel 1583 e tuttora funzionante, vero capolavoro della tecnica cremonese cinquecentesca.

Il Battistero - venne edificato nel 1167 e completato nel XV secolo con il coronamento superiore a loggia. La facciata è in laterizio a vista con solo due lati rivestiti con elementi marmorei ed un protiro cinquecentesco con leoni stilofori che si richiama al protiro duecentesco della facciata della Cattedrale. L'interno, severo e austero di stile romanico, conserva la vasca battesimale in marmo rosso di Verona, ultimata nel 1531 da Lorenzo Trotti e due altari in legno intagliato, dorato e policromo, sulla destra quello dedicato a S. Biagio della fine del XVI secolo e sulla sinistra quello in stile barocco intitolato alla Vergine Addolorata, eseguito nel 1697 da Giacomo Bertesi, insigne scultore cremonese.

Come arrivare

In auto: da Milano, km. 85; Strada Paullese - autostrada A1-A21, MI - PC - CR.

In treno: da Milano: servizi diretti via Codogno.

In aereo: aeroporto Linate - Milano, km. 80.

Tipologie