Italynet

Hotel Agnadello, Agriturismo Agnadello, Bed and Breakfast Agnadello

Italia

ricerca

Agnadello

Comune lombardo, in provincia di Cremona, con poco meno di 3.510 abitanti, ha una superficie di 12,1 chilometri quadrati per una densità abitativa di 246,03 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 95 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la provincia di Bergamo.

Storia

Etimologia del nome e origine del paese Un'etimologia popolare fa derivare il toponimo Agnadello da "Acquadello", cioè paese dell'acqua, con riferimento ai numerosi fontanili che caratterizzano la zona. Secondo alcuni studiosi di toponomastica, invece, "Agnadello" deriva dal latino "Agnadellum", diminutivo di "Agnano", a sua volta derivato dal gentilizio romano "Annius", con il suffisso -anus della formazione prediale. In tale documento sono nominati i paesi della nostra zona e Agnadello è citato con il nome di "Castrum Agnanellum". Nel 1300 iniziarono varie opere di canalizzazione delle acque di molte delle rogge presenti ancora oggi nella nostra zona. Le violente liti sulle acque, dovute all'universale fabbisogno di questo bene prezioso, coinvolsero tutti i comuni del territorio aumentandone i dissidi. Nel 1414 Agnadello venne concesso in feudo, insieme con Pandino, Misano e Crema, a Giorgio Benzoni, successore dei fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni, proclamatisi Signori di Crema il 12 novembre 1403. Poco tempo dopo, nel 1423, tutto il territorio della Gera d'Adda passò al Ducato di Milano sotto il dominio della famiglia Visconti, dominio che durò fino al 1447. Nel primo pomeriggio del 14 maggio l'avanguardia dell'esercito francese comandata dal signore di D'Amboise, giunse presso Mirabello, una cascina fuori Agnadello dove era già accampata la retroguardia dell'esercito veneziano. I Francesi allora incominciarono a sparare con l'artiglieria; il comandante dei Veneziani mandò dei messaggeri a Pandino per chiedere aiuto al resto dell'esercito e nel frattempo preparò i soldati al combattimento. Da ricordare, in particolare, quella secondo cui la Madonna, invocata dal re dei Francesi, sarebbe intervenuta a suo favore facendo nevicare benché fosse maggio, ostacolando così le manovre dei Veneziani, e anche un'altra che parla di un cannone d'oro sepolto nella zona. Durante il suo breve soggiorno ad Agnadello, Padre Marcellino fece effettuare alcuni restauri che si conclusero il 16 giugno 1871. Nel 1909 si compiva il quarto centenario della battaglia di Agnadello e la ricorrenza del fatto non passò inosservata. Il 14 maggio di quell'anno appariva sull' "Unione" di Milano un articolo sulla chiesa della Madonna della Vittoria. Agli inizi del 1975 si iniziarono i restauri della cappellina del territorio di Agnadello: davanti all'affresco del pittore Ogliari fu applicato un pannello di legno sopra il quale venne dipinta dal pittore Domenico Colpani di Fornovo, la Madonna con il Bambino. Gli anni trascorsi sotto le varie dominazioni hanno lasciato parecchi ricordi fra i quali l'origine di alcuni cognomi locali che sono di provenienza straniera e diversi legami fra il nostro dialetto e le altre lingue.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale - di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti cremaschi.

Bellezze naturalistiche - è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.

Come arrivare

In auto: dista 57 chilometri da Cremona.

Tipologie