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Lizzano in Belvedere

Lizzano in Belvedere e un comune montano dell' Emilia-Romagna, in provincia di Bologna, con 2.338 abitanti e ha una superficie di 85,5 chilometri quadrati. Sorge a 640 metri sopra il livello del mare. Il territorio comunale confina con quello di Pistoia.

Storia

Il ritrovamento di frammenti di attrezzi in selce e terracotta, attribuiti alle Età della Pietra e del Bronzo, presso la Sboccata dei Bagnadori e Rocca Corneta, costituisce la prova del passaggio di gruppi di uomini primitivi in questi luoghi nei momenti stagionali favorevoli. Durante il Medioevo questo territorio passò sotto il dominio dell’ Esarcato di Ravenna: la presenza bizantina è confermata dallo stile del Delùbro, il tempietto rotondo che costituisce l’ultimo resto dell’antica pieve di Lizzano, e dalla dedicazione della stessa pieve al Santo orientale Mamante. Col tempo la denominazione passò al monte stesso e a tutto il territorio di Lizzano: oggi del castello restano solo i ruderi, ma il suo ricordo permane nel nome e sullo stemma del nostro Comune. Nel 1293 il Senato di Bologna fece costruire un canale per condurre le acque del Dardagna nel Reno e facilitare il trasporto dei tronchi di faggio verso la città: oggi di quest'enorme opera non restano più tracce, la più tangibile testimonianza della sua esistenza è nel nome del borgo di Poggiolforato, che sorse nel punto in cui fu tagliata una collinetta per deviare il corso del torrente. Dopo secoli di traversie, nel 1860 anche il nostro Comune entrò a far parte del Regno d’Italia, prendendo poco dopo il nome che porta tuttora. La storia più recente è ancora drammaticamente impressa nella memoria degli abitanti di queste montagne, che sono state a lungo interessate durante la Seconda Guerra Mondiale dal fronte della Linea Verde, ultimo baluardo delle truppe tedesche in ritirata, segnato dalla Resistenza partigiana e dalle feroci rappresaglie tedesche.

Da vedere

Santuario di Madonna dell'Acero - edificato nel 1500, sul luogo di apparizione della Madonna a due giovani pastorelli, uno dei quali, sordomuto, miracolosamente guarì. Restaurato nel 1949, il luogo è un buon punto di partenza per escursioni alle Cascate del Dardagna, al Corno alle Scale, fino al Monte Cimone e al Lago Scaffaiolo.

Corno alle Scale - è un massiccio che sfiora i 2000 metri: il parco che lo circonda per 5 mila ettari confina con quello dell'Alto Appennino modenese e con la Toscana ed è quasi interamente coperto di boschi di faggio, castagneti, conifere e molte specie botaniche protette. Sono notevoli anche gli esempi di architettura della montagna della zona e le testimonianze storiche degli antichi abitati raccolte nel Museo Etnografico di Poggiolforato.

Come arrivare

In auto: Autostrada A1 uscita Sasso Marconi quindi immettersi sulla strada nazionale dirigersi verso Porretta Terme. A Silla svoltare a destra verso Gaggio Montano in direzione Lizzano in Belvedere.

In aereo: aeroporto di Bologna.

In treno: linea ferroviaria Bologna - Milano.

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