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Arlena di Castro

Arlena di Castro è un comune della regione Lazio, in provincia di Viterbo con 867 abitanti. E situato fra Tuscania e il Lago di Bolsena.

Storia

Arlena di Castro fu fondata nella prima metà del secolo XVI°, per volontà del cardinale Alessandro Farnese che nel 1534 vi insediò alcune famiglie profughe da Allerona, concedendo loro terreni ed esenzioni fiscali. Origine incerta ha il nome del paese. Castro deriva dal Ducato di Castro a cui la città apparteneva. Antico insediamento etrusco distrutto dai romani, Arlena di Castro ha origini poco note e scarsamente documentate. Si deve aspettare fino al IX secolo d.C. per avere la prima notizia storica certa: una pergamena custodita dai Passionisti di San Salvatore sull'Amiata in cui vengono citate le vigne di Arlena. È del 1258 una Bolla papale in cui Alessandro VI ordina la chiusura del monastero di Tuscania e il trasferimento quindi dei beni, fra cui le vigne di Arlena alle monache di Santa Chiara. Ciò a testimonianza del fatto che probabilmente Arlena non aveva una struttura politico-amministrativa propria. Nel XIII secolo nasce una cinta muraria a difesa del piccolo territorio. A suguito di una improvvisa quanto inspiegabile emigrazione, il borgo si ripopola nel 1500, quando da Allerona giungono gruppi familiari inviati dal Cardinal Alessandro Farnese per riattivare i campi coltivati nel neonato Ducato di Castro. Oggi rimane un tessuto urbano piuttosto regolare, con con tre grandi vie parallele che hanno i loro punti di raccordo nelle piazze di San Giovanni e della Repubblica.

Economia

L'agricoltura produce soprattutto frumento ed olive; diffuso è l'allevamento di ovini anche se in diminuzione, dovuta soprattutto alla crisi del settore. Da registrare inoltre da un ventennio circa la diffusione sempre maggiore delle coltivazioni orticole in serra e campo aperto quali pomodoro, asparago, melone, cocomero e peperone. Nel territorio vi sono inoltre attive alcune cave di pietra pomice.

Da vedere

Chiesa di San Rocco - costruita in tufo, ricchissima di affreschi e più volte restaurata, soprattutto in seguito al terremoto del 1971.

Chiesa di San Giovanni - anch'essa ricca di affreschi e caratteristica per i suoi cinque altari e l'annesso Oratorio del Santo Sepolcro.

Palazzo Guidolotti - ormai piuttosto cambiato rispetto alla fisionomia originaria a seguito di numerosi restauri, ma che rivive nell'antica struttura e nei ricordi degli abitanti.

Come arrivare

In auto: da Roma, via Cassja fino a Vetralla, quindi deviazione per Tuscania e Arlena.

Tipologie