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Arcola

Arcola è un comune di 10.219 abitanti della provincia della Spezia. Ha una superficie di 16,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 604,51 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 70 metri sopra il livello del mare. L'economia è legata principalmente al turismo, all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

L'origine del nome, come succede per quasi tutti i centri della valle, è molto suggestivo. Per molti Arcola deriva dal latino Arx o arcula, secondo altre interpretazioni l'etimologia viene dall'espressione dialettale "Ar co a" che vuol dire "in cima al monte". Altre ipotesi ancora più curiose vogliono che il nome derivi da Ercole o dalla nobile famiglia degli Erculei. Alcuni storici attribuiscono che il significato del nome derivi dagli Erculei, nobile famiglia romana stabilitasi in questa zona, ma altre fonti dicono forse da Ercole, fondatore del borgo. Le ipotesi più probabili è che derivi piuttosto da Arx o da Arcula, piccola rocca. Recentemente un'altra ipotesi mette in relazione Arcoa, con incò o alcò, ossia in capo o promontorio. Il borgo sorse con Ameglia e Castelnuovo, per la necessità di fuggire alla malaria presente nella Lunigiana. Fu invaso e saccheggiato prima dai Normanni poi dai Saraceni, ma purtroppo non esistono documenti storici che attestino l'attendibilità di queste notizie. Nel XVII secolo, vennero realizzate le prime opere di arginatura del fiume Magra, mentre nel XVIII secolo si costruivano i primi mulini, nel 1736, grazie all'opera di Matteo Vinzoni. In 1799 i Francesi con i Genovesi combattono contro le truppe austro-russe. Nel corso del bombardamento vengono colpiti e danneggiati sia il castello che la torre. Il castello sarà poi restaurato nel 1884 e in seguito adibito a sede del municipio di Arcola.

Da vedere

Castello di Arcola - costruito nel XI secolo sotto il dominio degli Obertenghi.

Chiesa parrocchiale di San Nicolò - la struttura è divisa in tre navate con sei colonne marmoree di ordine tuscanico. All'interno della chiesa troviamo una tavola in marmo ad alto e basso rilievo con la Beata Vergine col Bambino, tra Santa Margherita e San Nicolò. Il campanile venne messo in opera nel 1658.

Santuario di Nostra Signora degli Angeli - edificato nel luogo in cui sarebbe avvenuta una miracolosa apparizione della Vergine il 21 maggio 1556. Nel 1558 venne costruita l'attuale cappella sotterranea.

Pieve di Santo Stefano e Santa Margherita - è ricordata nella bolla pontificia di Papa Eugenio III del 1149. Fu trasformata in età gotica con abside quadrata, fiancheggiata da analoghe cappelle con ampi archi acuti a tre navate. All'esterno la pieve custodisce una fontana fatta costruire dal vescovo di Luni Giovanni Battista Salvago nel 1626. Peculiare la scritta che sovrasta il portone d'entrata della chiesa: Terribilis est locus iste.

Pieve di San Michele Arcangelo - fu costruita nel XVI secolo su una struttura precedente. È di stile romanico, ha tre navate sostenute da otto colonne di marmo rosso locale. Ai lati vi sono quattro altari intitolati a Santa Caterina, San Bernardo, San Rocco e alla Natività. All'interno della chiesa vi si trova un'ara romana proveniente da Luni e impiegata come pila dell'acqua benedetta, un crocefisso a tempera su legno risalente al 1456, una pala in marmo della prima metà del secolo XVI e una Via Crucis del secolo XVIII.

Come arrivare

In auto: l'autostrada A15 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

In treno: la stazione ferroviaria di Arcola, sulla linea tirrenica Genova – Roma nel tratto locale compreso tra La Spezia e Pisa.

Tipologie