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Laureana di Borrello

E un comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria con 5.709 abitanti e ha una superficie di 35,4 chilometri quadrati. Sorge a 270 metri sopra il livello del mare. 

Storia

Nei primi secoli di vita ai Laureanesi si mescolarono nuclei familiari di altre etnie che, spinti dalle invasioni longobarde, normanne e saracene, trovavano rifugio presso i monasteri situati nell'interno. Anche se con i Normanni, intorno all'undicesimo secolo, si introdusse il rito latino, e la diocesi cui era sottoposta Laureana veniva spostata da Nicotera a Mileto (1093), Laureana rimase come Nicotera al rito greco, mantenendo lingua, usanze e leggi bizantine. Fino a quando, nel XIII secolo, la progressiva disfatta dell'impero Bizantino lasciò spazio ai Saraceni che la colpirono più volte. E con il feudalesimo entrò a far parte della contea di Borrello. Divenuto casale di Borrello Laureana seguì le sorti della Contea. I primi conti furono Guglielmo Altavilla e sua moglie Adelizia. A questi succedettero il figlio Ugo e poi Malgerio, Ruggero, e Guglielmo. Dopo la morte del re Tancredi avvenuta nel 1193, arrivò l'imperatore Enrico VI che fermatosi nella sua discesa in Puglia, invitò l'abate di Montecassino, Roffredo a proseguire verso la Sicilia e al suo passare in Calabria tutte le città di questa regione, tra le quali troviamo Borrello, gli aprirono le porte. Nel 1230 la terra di Borrello passò sotto il governo di Gualtiero Appardo. E verso il 1255 dovette assistere alla lotta tra Manfredi e Pietro Ruffo, conte di Catanzaro, il quale battuto più volte dovette ritirarsi. Continuò così per un altro decennio sotto il dominio degli Svevi, fino a quando i papi, che tenevano il supremo dominio sulla Calabria, ci misero a capo, nel 1265, Carlo d'Angiò. Nel 1273 la contea ricadde nelle mani di Appardo sempre più potente e malvagio. Alla sua morte avvenuta nel 1277 Borrello venne affidata a D'Arot e l'anno successivo a Guglielmo Sanfelice. Nel 1282, il 14 ottobre, davanti a Nicotera avvenne uno scontro navale tra Angioini ed Aragonesi. Quest'ultimi, vittoriosi, erano guidati dall'ammiraglio Ruggero de Lauria al quale nel 1290 venne affidata la contea di Borrello. Alla sua morte gli successe il figlio Riccardo e a questi il proprio figlio Berengario fino al 1324. Nel 1408 la contea fu venduta dal re Ladislao a Bernardo Capece e alla morte del re passò nelle mani di Saladino Santangelo per 3500 ducati d'oro. Ma impossibilitato a pagare nel 1422 la contea venne acquistata da Carlo Ruffo. Il re Alfonso d'Aragona, invaghitosi di una certa Lucrezia d'Alagno, bellissima nobildonna campana, nel 1453 sottraeva la contea a Carlo Ruffo dandola ad Ugo d'Alagno, fratello di lei. La contea di Borrello passò al figlio Mariano che la tenne fino al 1472 anno in cui il re Ferrante d'Aragona la diede ad Aniello Arcamone, il quale finì implicato in una congiura contro il re e per questo arrestato. Borrello passò quindi al regio demanio fino all'11 marzo 1487, giorno in cui la contea venne data in dono a Isabella d'Aragona per il suo matrimonio con Gian Galeazzo Sforza duca di Milano. Ad esso succedette il figlio Camillo e poi Ettore II, Camillo II e infine Ettore III. Questi sposò Caterina Caracciolo da cui, nel 1599, nacque Geronima. Ella nel 1615 sposò Fabrizio III Pignatelli, suo parente, che divenne conte di Borrello. La contea passò poi al figlio Senise Ettore IV il quale sposò Giovanna Tagliavia Aragona Cortes. Ettore IV morì nel 1674. Il figlio Fabrizio Andrea sposò Teresa Pimentel da cui nacque Giovanna Aragona Pignatelli Cortes Pimentel che da Nicola Pignatelli ebbe un figlio di nome Diego, conte di Borrello. A lui successe Fabrizio e poi Ettore V morto nel 1800.

Prodotti tipici

Clementine di Calabria - la zona di produzione si estende all'intero territorio della regione Calabria
La coltivazione delle clementine si è diffusa dopo il 1950 in Calabria, dove questo agrume ha trovato il suo habitat naturale: un clima mite e costante che permette al frutto di sviluppare appieno le sue caratteristiche qualitative estrinseche e intrinseche e di maturare molto precocemente, ai primi di ottobre.

Capocollo di Calabria - le origini dei salumi calabresi si fanno risalire ai fasti culturali della Magna Grecia, mentre le testimonianze storiche descrivono lavorazioni di carni suine fin dal secolo XVII. In epoca più recente, la produzione di insaccati è attestata dalle statistiche pubblicate a seguito dei censimenti dell'epoca di Gioacchino Murat, nei primi anni del XIX secolo.

Pancetta di Calabria - si ottiene dalla lavorazione di carni di suini nati nel territorio delle regioni Calabria, Basilicata, Sicilia, Puglia e Campania e allevati nella regione Calabria dall'età massima di quattro mesi. La lavorazione avviene nell'intero territorio della regione Calabria. Le origini dei salumi di Calabria si fanno risalire al periodo della colonizzazione greca delle coste ioniche e ai fasti culturali della Magna Grecia. 

Salciccia di Calabria - la Salsiccia di Calabria deve essere ottenuta dalla lavorazione di carni di suini nati nel territorio delle regioni Calabria, Basilicata, Sicilia, Puglia e Campania e allevati nel territorio della regione Calabria dall'età massima di quattro mesi. Le fasi di macellazione e lavorazione devono aver luogo nel territorio calabrese. L'origine della tradizione salumiera calabrese risale, probabilmente, all'epoca della colonizzazione greca delle coste ioniche e ai fasti della Magna Grecia.

Sopressata di Calabria - le fasi di macellazione e lavorazione devono avvenire nel territorio calabrese. La carne utilizzata per la produzione deve provenire da suini nati in Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia e Campania e allevati in Calabria. Le origini dei salumi calabresi si fanno risalire ai fasti culturali della Magna Grecia, mentre le testimonianze storiche descrivono lavorazioni di carni suine fin dal secolo XVII.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Laureana di Borrello è necessario percorrere l'A3 Salerno - Reggio di Calabria, uscire allo svincolo di Rosarno e proseguire per la provinciale fino a Laureana. La distanza da Reggio di Calabria è di 57 km.

In treno: Laureana di Borrello è servita dalla stazione ferroviaria di Rosarno.

In aereo: L'aeroporto più vicino è quello di  Reggio di Calabria.

Tipologie