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Gerace

Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 2.892 abitanti. Fa parte del Parco dell'Aspromonte.

Storia

Il suo nome deriva dal greco Ierax, sparviero. Nel X secolo la cittadina divenne una roccaforte bizantina, con il nome di Santa Criaca, e fu tanto fortificata che resistette ai numerosi attacchi degli arabi. Durante la dominazione normanna, Gerace divenne un principato, e vide sorgere, nella zona più alta della città, uno splendido castello. La Città era circondata anticamente da solide mura turrite che ne delimitavano l’accesso. Il centro storico era così chiuso in una sorta di fortezza alla quale si accedeva tramite delle porte urbiche. Le strade interne erano lastricate con pietra viva messa di cozzo, cioè verticalmente per frenare sia il movimento impetuoso dell’acqua piovana che gli zoccoli dei cavalli; il fondo si presentava leggermente ottuso in modo da permettere lo scolo delle acque piovane. Gli spazi che si aprivano erano destinati a varie funzioni: Piazza del Tocco rappresentante la Curia Civilis antica sede del Parlamento locale costituito da rappresentanti della nobiltà, della borghesia e dei “mastri”, l’Amministrazione civile; Piazza Tribuna che anticipa l’ingresso alla cittadella  vescovile, la Curia Episcopalis, la sede della Madre di tutte le Chiese della Diocesi e sede del vescovo. Il prospetto principale delle costruzioni nobiliari, che si affaccia di solito sulle arterie principali e sulle piazze della Città, è caratterizzato da maestosi portali sui quali è inciso lo stemma del casato, illeggiadrito da panciuti balconi su cui aprono, all’interno, spazi aperti come cortili e giardini. Intorno alle sedi del potere si estendevano le costruzioni di altri benestanti e del ceto popolare. Tutti questi edifici caratterizzano il paesaggio geracese che nel corso del tempo si è sviluppato in maniera ordinata e secondo precisi criteri urbanistici.

Da vedere

La cattedrale - fu consacrata nel 1045 e rifatta poi in epoca Sveva. Presenta una parte absidale molto alta con più absidi cilindriche e archi. All'interno l'edificio ha tre navate, ciascuna delle quali è abbellita da 13 colonne provenienti, secondo gli studiosi, dai templi delle rovine di Locri antica. Dall'abside centrale si può scendere ed entrare nella cripta. É possibile inoltre visitare la prigione dei cinque martiri di Gerace.

Il castello - la sommità del paese è lo spiazzo del Baglio, qui è possibile parcheggiare e continuare la nostra visita, partiamo con un sguardo al panorama e continuiamo con l'ammirare il castello, ormai diroccato, desta comunque meraviglia per l'imponenza della torre e per la struttura tipica da castello delle favole, l'accesso infatti avveniva tramite un ponte levatoio, sopra un burrone,non proprio un fossato con i coccodrilli, ma non si può avere tutto. Nello spiazzo antistante troviamo un altare dedicato a San Antonio, in suo onore un tempo il 23 agosto venivano fatte le "luminarie" in pratica la gente dalle campagne che circondano Gerace accendevano grandi falò di fascine per celebrare il santo. Il castello di Gerace sorge proprio in cima all'amba rocciosa sulla quale si sviluppo' l'originario centro abitato. Edificato secondo alcuni nel corso del VII° secolo d.C., il maniero esisteva di certo gia' a meta' del X° secolo, periodo in cui arrivarono i bizantini, che lo devastarono insieme alla citta.

Piazza delle tre chiese - da piazza cattedrale parte una strada che ci porta dritti alla piazza delle tre chiese, in questo spiazzo troviamo la chiesa del Sacro Cuore, prende l'intero lato della piazza, si tratta di una chiesa molto grande con pianta a croce latina ed una cupola a coppi molto simile a quella della chiesa di Monserrato, la facciata è baroccheggiante e rischia di passare inosservata per la posizione in curva. La seconda chiesa è quella di San Francesco, sul cui retro si trova un convento, alla chiesa si accede tramite un portale a sesto acuto, decorato con motivi arabeggianti, all'interno della chiesa troviamo un maestoso altare mosaicato realizzato da un frate francescano e le tombe di vari nobili geracesi. Nella stessa piazza troviamo la chiesa di S. Giovanello, una chiesetta molto particolare con una sola abside, una altezza quasi fuori misura rispetto alle altre dimensioni, realizzata in pietra, ha un aspetto molto rustico che sembra quasi essere voluto, altra caratteristica particolare è che è di culto ortodosso.

Chiesa di San Michele - un giro per i vicoli ci porta ad ammirare due finestre bifore, di particolare bellezza per la loro semplicità e per come si inseriscono molto bene nel contesto architettonico della città.

Chiesa del Carmine - è possibile salire direttamente in paese e continuare la nostra visita dalla Porta del Sole o ritornare alla macchina per salire al castello e da lì ridiscendere, vi consigliamo di continuare a piedi, si tratta un lungo percorso in salita, ma di fatto si seguono le strade medioevali su un percorso che ci può far capire come si svolgeva la vita all'epoca e lungo il quale si nota come cambia il tipo di abitazioni che si trasformano da piccole case in veri e propri palazzotti nobiliari, ed i luoghi di culto si infittiscono avvicinandosi al castello ed alla Cattedrale.

Come arrivare

In aereo: aeroporto di Lamezia Terme (120 Km). Aeroporto di Reggio di Calabria (110 Km).

In treno: da tutte le principali città la stazione più vicina è Locri (circa 10 Km).

In auto: per chi proviene da Nord: Autostrada A3 SA-RC direzione Reggio di Calabria - Uscita Rosarno; Strada Grande Comunicazione Jonio - Tirreno - Uscita Marina di Gioisa Ionica S.S. 106 direzione Locri - Ex S.S. 111 per Gerace. Per chi proviene da Sud: Autostrada A3 SA-RC direzione Salerno - Uscita Rosarno; Strada Grande Comunicazione Jonio - Tirreno - Uscita Marina di Gioisa Jonica S.S. 106 direzione Locri - Ex S.S. 111 per Gerace.

Tipologie