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Condofuri

Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 5.036 abitanti. Fa parte del Parco dell'Aspromonte. L'economia di Condofuri è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento.

Storia

Le origini sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione romana. Condofuri dispone di un territorio complesso e ricco di insediamenti diversi per storia e tradizioni: Condofuri Superiore e Marina, San Carlo, Amendolea e Gallicianò. A conferma di questa tesi è da segnalare una relazione di Mons. Morabito, vescovo del luogo, risalente al 1754 in cui si legge che la chiesa di Condofuri non aveva un parroco perché, essendo una non antica colonia di Gallicianò, il villaggio ne era alle dipendenze anche per la cura delle questioni spirituali. E’ certo comunque, che nel medioevo il villaggio ebbe una certa importanza commerciale e militare per la sua posizione strategica. Definitivamente abbandonata solo dopo il terremoto del 1908, l’Amendolea storica fu ricostruita in forma di piccolo borgo agro - pastorale ai piedi della grande rocca sulla quale ancora oggi sono visitabili i ruderi del grande castello Ruffo. Un’attenzione particolare merita Gallicianò unico borgo attualmente interamente ellenofono anche se la lingua permane qui utilizzata in un ambiente sempre più esclusivamente domestico. La sua posizione storica, un tempo marginale rispetto ad Amendolèa ed a Gallicianò, contenuta nel toponimo è stata ribaltata dalla tendenza generale odierna degli abitanti ad abbandonare le aree interne privilegiando i quartieri più raggiungibili della marina. Da segnalare, sempre a proposito del borgo di Gallicianò, l’apertura al culto nel ‘99 della piccola chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas. La chiesetta di grazioso impianto contadino, edificata ristrutturando con grande garbo una casa in pietra nella parte alta del paese, è aperta al culto e rappresenta la testimonianza, in un rinnovato clima ecumenico, di un ritorno da pellegrini degli ortodossi in siti d’antichissimo culto greco. La ristrutturazione è dovuta alla sensibile figura dell’architetto Domenico Nucera di Gallicianò.

Da vedere

Chiesa parrocchiale di Gallicianò - sono custoditi una statua di San Giovanni (XVI° sec.), un fonte battesimale, due campane del 1508 e del 1683 ed alcune lucernette fittili.

Castello normanno di Amendolea - è visibile già dalla provinciale. Conserva dei muraglioni merlati, e resti di un torrione.

Ci sono ancora le Chiese dell’Annunziata, di Santa Caterina, sulla vecchia strada per Bova, di San Sebastiano, di San Nicola, tutte di origine bizantina e dirute. Leggenda vuole che esista una galleria segreta che congiunge la frazione di San Carlo di Condofuri con il castello dell’Amendolea.

Come arrivare

In auto: A3 uscita Reggio di Calabria - SS 106 fino a Condofuri marina - Provinciale per Condofuri centro.

In treno: FS a lunga percorrenza, stazione di Condofuri.

In aereo: aeroporto di Reggio di Calabria.

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