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Bovalino

Comune della Calabria, in provincia di Reggio Calabria, con 8.403 abitanti e ha una superficie di 18,0 chilometri quadrati. Sorge a 11 metri sopra il livello del mare.

Storia

Notizie più precise si hanno del periodo Svevo. Il nome Bovalino fu legato per molto tempo alla dinastia calabrese dei Ruffo che iniziarono la loro ascesa sotto Federico II. Fulcone fu l’unico, tra i feudatari calabresi che si opposero a Manfredi, che resistette all’assedio dello Svevo nei Castelli di Bovalino e Santa Cristina, per due anni, cedendo solo ebbe la notizie che tutta la Sicilia era stata assoggettata (1258). Gli eredi diretti di Fulcone, i figli Enrico e Fulcone II, si divisero i vasti possedimenti ed a Fulcone II° toccarono quelli relativi alla parte jonica, comprendente Bovalino. Il figlio di quest’ultimo, Nicolò Ruffo, dominò fino al 1372. Nel periodo susseguente alle sanguinose lotte tra Angioini ed Aragonesi di Sicilia che portarono devastazioni simili a quelle che la regione conobbe al tempo dell’invasione dei Goti. La guerra del Vespro, che durò 20 anni, ridusse la Calabria ad un enorme campo di battaglia. Nel 1288 Bovalino fu attaccata e distrutta dalle truppe di Giacomo II° d’Aragona. La famiglia dei Ruffo continuò a dominare Bovalino ed ultima intestataria del feudo con il nome Ruffo fu la Marchesa di Crotone Enrichetta, la quale, sposando nel 1441 Antonio Centelles, cedette allo stesso titolo e feudo. Per alcuni anni, dal 1445 al 1462, la Baronia di Bovalino, Bianco e Bruzzano con le dipendenze, fu tolta al Centelles, reo di tradimento e concessa prima a Tommaso Caracciolo Conte di Gerace, poi ad Andrea de Pol. Nel 1571 marinai bovalinesi, su una galea armata dal Conte Marullo, parteciparono alla battaglia di Lepanto che vide le forze cristiane vittoriose su quelle turche. Il 1571 fu anche l’anno di nascita del soldato di Cristo Beato Camillo Costanzo, di cui diremo più avanti. Il XVII° secolo vide nuovi padroni nel feudo. Nel 1617 Bovalino e pertinenze passarono nelle mani di Sebastiano Vitale per 85.000 ducati per vendita della Marchesa Beatrice Orsini. Nel 1650 il Vitale alienò a sua volta il feudo ad Orazio Del Negro. La famiglia Del Negro tenne la terra di Bovalino fino al 1700. L’ipotesi non appare tanto azzardata se si pensa che all’epoca e fino a metà del 1700, come documentano alcuni disegni del viaggiatore francese abate Saint Non, il profilo della costa era molto più avanzato di quanto non sia oggi; i fiumi avevano estuari ampi e profondi, adatti all’approdo. Lo stesso Gabriele Barrio, storico dell’epoca, parla di fiumi navigabili nel secolo XVI°. Il 9 marzo 1979 la barca Santa Maria di Portosalvo, carica di 300 tomoli di grano, partì da Cariati diretta a Bovalino dove il prezioso carico doveva essere sbarcato per conto del feudatario Principe Spinelli e proseguire via terra alla volta di Oppido. Il maltempo mise fuori rotta l’imbarcazione e lo sbarco avvenne altrove. Il 12 marzo dello stesso anno un altro carico di grano diretto a Bovalino, sempre con destinazione Oppido e Casali, venne attaccato dai pirati e l'imbarcazione si rifugiò a Roccella, da dove il carico proseguì a dorso di mulo attraverso le montagne.

Da vedere

CHIESA PARROCCHIALE DI BOVALINO MARINA - prima della costruzione di questa chiesa, nella marina di Bovalino esisteva la chiesa delle "Anime del Purgatorio ", oggi non più esistente, costruita da Francesco Pescara Diano, Duca di Bovalino, agli inizi del XVIII secolo e la chiesetta di San Michele Arcangelo, retta da Francesco Saverio Amato nel 1786 lungo la via Dromo I in località Pomadonna, passata poi alla famiglia dei baroni De Blasio, anch'essa non più esistente. La chiesa venne riparata e fu edificata la terza navata, benedetta il 28 ottobre 1931. Di particolare pregio è l'altare maggiore in marmo, acquistato a Messina dal commerciante Michele Ferrigno, proveniente però da altra chiesa in quanto antichissimo e con ai suoi lati scolpiti due stemmi vescovili.

Come arrivare

In aereo:  scalo agli aeroporti di Reggio di Calabria o Lamezia Terme, prosegui - mento in treno o in autobus o in auto fino a Bovalino.

In auto:  autostrada Salerno - Reggio di Calabria, uscita Rosarno, imbocco strada dei due mari Jonio - Tirreno, uscita E90 (SS 106) e proseguimento in direzione Reggio di Calabria.

Tipologie