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Bagnaria

Comune montano in provincia di Pavia, nella regione Lombardia, conta 639 abitanti e ha una superficie di 16,6 chilometri quadrati. Posto nel cuore dell'Oltepò Pavese, questo paesino è situato in un ambiente circondato dalla natura verdeggiante nella media Valle Staffora. Il comune è ai confini con il Piemonte.

Storia

La storia di Bagnaria dell'ultimo millennio è raccontata prevalentemente da avvenimenti ad essa estranei, in particolare il paese vive indirettamente le vicende storiche di Tortona, o di famiglie nobili dell'epoca. Il nome di Bagnaria derivi da balneum, in italiano bagno, che fosse un luogo ove i Romani venivano a prendere i bagni. Certamente nel medioevo, non nell'alto medioevo perché non abbiam memoria di lotte contro i Goti od i Longobardi invasori. Molto probabilmente prima del Barbarossa, perché leggiamo che dopo la distruzione di Tortona, ossia nel 1157, Papa Adriano IV confermò Bagnaria al Vescovo di Tortona, Oberto, ciò viene comprovato dal fatto che in una lite per ragioni di confini con Cecima, nel 1165, fra certo Tedisio e il monastero di S. Salvatore di Pavia, Bagnaria è chiamata corte, ossia paese cintato con Chiesa. Bagnaria si presenta a noi per la prima volta come soggetta alla giurisdizione feudale del Vescovo. Fortuna grande per lei, perché il governo del Vescovo era più mite e più provvido di quello dei conti secolari. Quando Federico Barbarossa assediò Tortona, di cui il capo era il Vescovo, quelli di Bagnaria andarono a difenderla. L'Imperatore Federico Barbarossa nel 1176 riconciliatosi con Tortona restituì ufficialmente Bagnaria ai Tortonesi, non direttamente al Vescovo sibbene al Comune, di cui il Vescovo era il capo. Nel 1231 Sigebaldo signore di Bagnaria, nel duomo di Tortona, giurava ubbidienza ai Consoli di Tortona. Benché dipendenti da Tortona, i signori di Bagnaria godevano certe libertà di cui noi non abbiamo idea, fra esse quella di far pace o guerra ad altri: perciò nel 1217 i signori di Bagnaria entrarono per loro conto, in una pace con i Pavesi e con i Piacentini. Nel 1226 i predetti vendettero il luogo al Comune di Tortona affinché lo munisse, ottenendo in cambio, oltre il denaro, alcuni privilegi. Al tempo degli Sforza, successori dei Visconti, Galeazzo Maria, con atto 16 febbraio 1467, infeudava Bagnaria a Giacomo e Bartolomeo Bussetti. In questo frattempo accadde una rissa in cui fu ucciso un uomo: i rei furono condannati alla morte: essi ricorsero alla duchessa Maria Bianca ed ottennero la grazia. Giovanni Galeazzo Sforza con atto 7 febbraio 1485 concedeva il feudo di Bagnaria a Carlo Fieschi col titolo di Signore. I Fieschi lo tennero fino al tempo di Carlo V, il quale a causa della congiura dei Fieschi, loro lo tolse dandolo ad Andrea Doria nella cui famiglia rimase fino all'estinzione del feudalesimo, cioè ai tempi di Napoleone.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale - dedicata a San Bartolomeo, dove è possibile ammirare una pregevole balaustra e l' altare maggiore decorato con marmi di vario colore.

Santuario - il medievale borgo caratterizzato da case in pietra.

Come arrivare

In auto: A7 Autostrada Milano - Genova, uscita Bereguardo - Pavia Nord, Bagnaria dista 55 chilometri da Pavia.

In aereo: Aeroporto di Milano Linate.

Tipologie