Italynet

Hotel Oristano, Agriturismo Oristano, Bed and Breakfast Oristano

Italia

ricerca

Oristano

La provincia di Oristano nella Sardegna ha 88 comuni e conta 168.270 abitanti su una superficie di 3.040 chilometri quadri, con capoluogo ad Oristano. A nord ed est confina con la Provincia di Nuoro, a sud confina con la Provincia di Cagliari ed ad ovest è affacciata sul Mar Mediterraneo. Dal 2001 la Provincia di Oristano ha acquisito 10 comuni dalla Provincia di Nuoro.

Storia

Dai ritrovamenti archeologici si deduce che il territorio era abitato sin dal Paleolitico inferiore. Nell'antichità, la popolazione era formata dai allevatori di bestiame, agricoltori, cacciatori e pescatori, suddivisa in piccoli nuclei tribali. Costruirono villaggi, tombe megalitiche e torri nuragiche, commerciavano con i Fenici e gli Etruschi ed erano gli unici abitatori del isola fino al 500 a.C. I Greci li chiamavano Tirsenoy, cioè costruttori di torri. Dopo la sconfitta da Cartagine e Roma, l'isola si è divisa in due, nelle valli e sulla costa rimanendo i vincitori e nella montagna e nelle zone difficile da percorrere (zona Barbagica, mai romanizzata) rimanendo la cultura nuragica. Tra il X e il VIII secolo a.C, nell'isola arrivarono i Fenici, per commerciare non come invasori. Loro si stanziarono e stabilirono colonie provvisorie che servivano come magazzini di raccolta delle materie prime. La popolazione si rifugiò dalla costa verso l'entroterra dove esisteva già una città fondata dai fenici con il nome di ''Aristamnum'' o ''Aristanis'' che sembra di essere l'odierna Oristano. Nel circa 535 a.C. arrivarono i cartaginesi a conquistare l'isola, ma senza riuscire. Comunque alla fine del secolo, l'isola si trovava sotto l'egemonia cartaginese e le città costiere tra i maggiori centri urbani del Mediterraneo occidentale, uno di essi fu la città di Santa Giusta. Nel 214 a.C. i Romani erano in possesso dell'isola convivendo con i sardo-punici, romanizzando i centri fenici e punici, costruendo monumenti e strade. Sotto l'impero romano, il territorio prospera e l'isola diventa uno dei granai di Roma. Dopo la caduta dell'Impero romano, i Vandali occupano l'isola e mantengono qui un contingente militare fino all'arrivo dei bizantini nel 534 d.C. Dal VIII dopo la caduta dell'Impero Bizantino, l'isola viene divisa in quattro Giudicati, cioè entità statali autonome, indipendenti fra di loro e dall'esterno. Il Giudicato di Arborea amministrava il territorio, che si chiamava logu, suddiviso in curatorie formate da villaggi. Il Regno Sardo inizia nel 1297 quando Papa Bonifacio VIII lo istituisce per porre fine alle dispute tra Angioini e Aragonesi. Nel periodo rinascimentale, l'isola viene occupata dai Aragonesi, un periodo considerato come il peggiore della storia per le continue guerre contro il Regno di Calari e per il monopolio di potere instaurato a favore dei Catalano-Aragonesi e dopo dei spagnoli. Dopo la guerra di successione spagnola, tra il 1713 e il 1718 l'isola passa agli Asburgi che la cedèrono al Vittorio Amadeo II, duca di Savoia. Il Regno Sardo si unisce con gli stati della terraferma tra il 1847 ed il 1861, l'anno della proclamazione del Regno d'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale viene dichiarato la Statuto di autonomia della nuova Regione sarda, ma il territorio conosce fallimenti socio-economici a quale si accompagna il fenomeno migratorio e il banditismo. Negli ultimi anni, grazie ai collegamenti con la terraferma, specie aerei, si attenua lo svantaggio dell'insularità, diventando una zona turistica conosciuta anche a livello internazionale.

Da vedere

I Parchi - Penisola del Sinis, Isola di Mal di Ventre, le aree protette Stagno di Cabras, Stagno di Pauli Maiori, Stagno di Corru S'Ittiri e San Giovanni, Stagno di Marceddì, Stagno di Mistras, Stagno di S'Ena Arrubia, Stagno di Sale Porcus.

I Musei -  ad Oristano: Raccolta dell'Opera del Duomo, Museo Archeologico Antiquarium Arborense; ad Arborea: Museo Archeologico; a Cuglieri: Antiquarium; a Paulilatino: Museo Archeologico Etnografico; a Santu Lussurgiu: Museo della Tecnologia Contadina; ad Uras: Museo Mineralogico e Paleontologico.

Come arrivare

In auto: le strade statali SS131, SS292, SS388, SS126, SS442

In treno: rete ferroviaria sarda

In aereo: aeroporto di Oristano.

In nave: porto di Oristano.

Tipologie