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Magnacavallo

Magnacavallo è un piccolo paese che si trova in provincia di Mantova, nella regione Lombardia. Conta 1.785 abitanti e ha una superficie di 28,2 chilometri quadrati. Sorge a 11 metri sopra il livello del mare. Il territorio confina a nord con Borgofranco sul Po e Carbonara di Po; ad est con Sermide; a sud con Poggio Rusco; ad ovest con Villa Poma; a nord-ovest con Revere.

Storia

Il nome del paese, Magnacauallo, si trova già scritto nel primo libro dei Matrimoni della seconda metà del '500 presso la Parrocchia di Poggio Rusco e successivamente nel primo dei Libri dei battezzati esistenti nella Parrocchia di Magnacavallo. Una famiglia Magnocavalli, o Magnocavallo, è esistita a Casale ed a Nizza Monferrato, ove era già nota nel secolo XIII con l'Arma "Di rosso al cavallo insellato e imbrigliato d'argento"; ed il Monferrato fu sotto il dominio dei Gonzaga fin dal 1636, cioè da quando Federico II Gonzaga sposò Margherita di Monferrato. Della Famiglia dei Magnocavalli, come si è detto, non sono stati trovati in canonica altri documenti, od annotazioni, all'infuori di quella stampa, che possano testimoniare la sua permanenza, o suoi possedimenti nel paese; tuttavia anche il fatto che i Gonzaga furono marchesi e duchi di Mantova e del Monferrato per quasi due secoli, fino al 1708, può essere stimolante, per altri appassionati ricercatori di stona locale. Lo stesso Don Salvatore de Monti, prima di essere nominato Rettore della parrocchiale a Magnacavallo, era stato Curato a Poggio Rusco, dove abitualmente impartiva battesimi e celebrava matrimoni. Solo durante la occupazione francese il paese fu aggregato amministrativamente a quello di Poggio Rusco in quel periodo, infatti, che va dal 1799 al 1815 il paese faceva pane del Comune di Poggio Rusco ed esistono nell'A.P. diversi documenti che evidenziano la circostanza. Dal 1815 le Potenze che avevano vinto Napoleone - e principalmente l'Austria - diedero un nuovo assetto amministrativo al territorio mantovano Magnacavallo, riavuta la propria autonomia civile, ebbe una deputazione comunale indipendente da quella del Poggio.  

Da vedere

PATRIMONIO ARTISTICO - è costituito da opere pittoriche di varia epoca, esistenti nella chiesa parrocchiale. Tra queste ha un particolare valore artistico ed affettivo il quadro dei SS. Pietro e Paolo, opera del "celebre pittore" Giorgio Anselmi, datato 1792, recentemente restaurato e riportato all'antico splendore cromatico. Il quadro era stato realizzato verso la fine del 1700 per volere del Rettore dell'epoca, l'Arciprete don Pellegrino Zapparoli, grazie al generoso concorso del popolo, in sostituzione di altro analogo quadro distrutto per calamità naturali.

CHIESA PARROCCHIALE - di stile romanico, eretta sull'antico oratorio di San Lodovico, era stata elevata a Parrocchiale nel 1603 dal Vescovo di Mantova Fra Francesco Gonzaga e dedicata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo. Essa conserva il settecentesco tetto in stile capuccino, ma la facciata, già barocca, è stata rifatta nel secondo dopoguerra su progetto del mogliese arch. Bruno Sarti. Recentemente è stata ulteriormente arricchita, a cura del parroco don Antonio Fiozzi e con la contribuzione dei parrocchiani, delle due navate laterali: in quella di sinistra sono esposte tradizionali statue di Santi da tempo immemorabile in dotazione alla parrocchiale; quella di destra è stata attrezzata a Cappella per le messe infrasettimanali. L'attuale struttura del tempio è in armonia con la torre campanaria.

IL MONUMENTO AI CADUTI - di tutte le guerre è posto in una ampia piazza alberata e molto ben curata, al centro di un rigoglioso giardino. Il cippo con la iscrizione dei caduti militari e civili delle due guerre mondiali è quello originario, mentre i due soldati in cemento sono stati eretti nel secondo dopo guerra, in sostituzione di quello originale in bronzo, fuso nel 1924, opera dello scultore Mauro Frigeri di Quingentole, e destinato all'industria bellica durante la seconda guerra mondiale.

IL MONUMENTO ALL'EMIGRATO - opera in bronzo e marmo di Evandro Carpeggiani, rappresenta in bassorilievo bronzeo una famiglia tipica di modesti emigranti e si trova in un piccolo giardino pubblico situato nella parte più vecchia dell'antico borgo, proprio dietro alla Ca' Longa, la prima casa parrocchiale esistente fin dagli inizi del 1600.

Come arrivare

In treno: linea Ferrara - Suzzara, stazione di Magnacavallo.

In auto: Autostrada A22 Brennero - Modena, uscite Nogarole Rocca, Mantova; Magnacavallo dista 44 chilometri da Mantova.

In aereo:  Aeroporto di Parma.

Tipologie