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Dosolo

Dosolo è un comune di 3.085 abitanti in provincia di Mantova, nella regione Lombardia. Ha una superficie di 25,9 chilometri quadrati. Il comune è ai confini con l'Emilia-Romagna. Sorge a 25 metri sopra il livello del mare.

Storia

Il nome di Dusno appare per la prima volta nell’atto con il quale l'imperatore Enrico IV attorno al Mille, conferma il possesso di chiese parrocchiali a favore del vescovo di Cremona. Il viadanese A. Parazzi considera invece come primo documento autentico, che ne attesta l'esistenza una pergamena del 1147 nella quale, ancora a proposito di chiese, si cita più chiaramente Dossolo. Dagli inizi del 1200 fino al 1315 Dosolo fu un possedimento dei cremonesi, i quali, dopo averlo occupato e fortificato vi mandarono anche una colonia cittadina, per rimediare allo spopolamento provocato dalle alluvioni e conseguenti epidemie. Nel 1315 un’incursione mantovana capeggiata da Rinaldo Bonacolsi espugna il forte e si impadronisce anche di Viadana. Fino al 1478 Dosolo rimane aggregato allo stato mantovano. L’aggregazione di Dosolo al Marchesato di Mantova è confermata da una lettera del 9 Febbraio 1462 diretta dal vicario di Dosolo Giovanni Antonio de Brageri al marchese Ludovico per informarlo di aver chiesto a tutti i consoli presenti a Dosolo il numero e l’età degli uomini delle rispettive giurisdizioni, per sceglierne 60 fra i più adatti per le necessità del marchese. Nel 1531, riferisce ancora il Parazzi, una forte corrosione del Po ingoiò gran parte della Villa di Sacca con la chiesa, onde i parrocchiani si rifugiarono entro gli argini della vicina Villa della Strada, cioè Villastrada, che fu sempre unita al comune di Dosolo. Nel 1573 il duca Guglielmo Gonzaga ottiene dall’imperatore il marchesato di Gazzuolo, cui unisce anche Dosolo “per maggior lustro e decoro del marchesato stesso”. Dosolo, finché fu con Gazzuolo compose uno stato a sé, indipendente dalla curie e Banco di Viadana. Nel gennaio 1611 il vescovo di Cremona, ottenuta l’autorizzazione dalla Santa Sede, approva l’istituzione in Dosolo di un Monte di Pietà con il conferimento di beni lasciati in eredità da certo Giuseppe Mazzucchini. Nel 1629 con lo scoppio della peste, portata dalla soldataglia tedesca, a Dosolo muoiono ben 900 persone. Nel 1631, finita la guerra per il Monferrato, Carlo di Nevers duca di Mantova è costretto a cedere Dosolo, Luzzara e Reggiolo a Cesare Gonzaga duca di Guastalla. Nel 1708 inizia la dominazione austriaca. Nel 1714 il castello di Dosolo viene demolito ed il materiale impiegato nella costruzione di nuove difese a Mantova. Nel 1774 Dosolo viene separato da Gazzuolo e aggregato al Distretto di Viadana, ma con il diritto di mantenere il vice gerente della Pretura. Nel 1797 le truppe napoleoniche entrano nel viadanese e anche Dosolo è costretto a pagare diverse migliaia di lire agli occupanti, nonché a fornire buoi, granaglie, paglia, fieno e legna. Nel 1815, concluso il congresso di Vienna dopo lo sfacelo dell’impero napoleonico, all’Austria viene assegnato il Lombardo - Veneto. Dosolo con il resto del viadanese è aggregato al governatorato di Venezia. Gli anni fino al 1848 sono scarsi di avvenimenti politici. Le cronache del tempo riportano invece notizia di una grande miseria, di penuria di viveri, del peso delle tasse imposte dagli Austriaci e delle ricorrenti pestilenze. Con la vittoria dei franco-piemontesi nella 2 Guerra d’Indipendenza il distretto di Viadana con Dosolo passa al Regno di Sardegna e viene aggregato alla provincia di Cremona. Gli anni che vanno dall’Unità d’Italia alla fine del secolo sono caratterizzati dalla miseria e dalle ricorrenti epidemie di tifo e soprattutto di pellagra. Nel 1944 gli occupanti tedeschi istituisconoo il lavoro obbligatorio per allestire le difese sul Po. Oggi Dosolo rispetto al distretto viadanese è il Comune più giovane e con la più alta percentuale di crescita demografica.

Da vedere

Chiesa di S.Agata - edificata tra il 1724  e il  1727, sorge dove un tempo si trovava l’antico Oratorio dedicato a S. Eufemia. La chiesa fu costruita per volere degli abitanti del luogo, dopo che nel 1531  la primitiva chiesa di S. Agata di Sacca venne distrutta da una alluvione del fiume Po, l’attuale arcipretale fu progettata ad una sola navata  dall’architetto varesino Salvatori.

Chiesa di S.Maria Assunta - la chiesa parrocchiale, dedicata a S.Maria Assunta, è stata progettata ad una sola navata in stile tardo barocco dal noto architetto viadanese Pietro Antonio Maggi. L’interno della chiesa è arricchito dalla presenza di dipinti del bresciano Scotti e del viadanese Morini. Di particolare pregio l’organo settecentesco. In una nicchia sono conservate le reliquie di S.Prospero Martire.

L’Oratorio - venne costruito come ex voto, dopo che nel 1660 un possidente del luogo, Giuseppe Bottesini, vide sospesa su un mezzo arco una immagine della Beata Vergine Graziosa. Un tempo era consuetudine che gli abitanti di Villastrada e Dosolo si recassero ogni anno all’Alberone per celebrarvi il S. Rosario. L’Oratorio della Beata Vergine è stato  per secoli oggetto di una particolare devozione popolare.

Come arrivare

In auto: Dosolo dista 38 chilometri da Mantova.

In aereo:  Aeroporto di Parma.

Tipologie