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Casaloldo

Casaloldo è un comune di 2.172 abitanti, in provincia di Mantova, nella regione Lombardia. Ha una superficie di 16,8 chilometri quadrati. Sorge a 46 metri sopra il livello del mare.

Storia

È l’epoca romana quella che ha lasciato maggiormente tracce nell’area di Casaloldo. Tra i più interessanti reperti archeologici del periodo romano recuperati in Casaloldo, si segnala una pregevole applique bronzea a soggetto mitriaco databile attorno al I sec. d.C. e un balsamario in argento e oro a maschere teatrali sempre di età imperiale. Il nome del casato Io incontriamo però ufficialmente solo nel 964 allorché Ermengarda, moglie di Corrado da Verona lascia un legato per una cappella da erigersi in Locus Dicituri Casalis Altis. Il castello dei Casalodi nell’anno 1214, era tanto poderoso per mezzi e per soldati che i Conti potevano aspirare alla conquista di Brescia. Casaloldo fu a lungo in guerra con Asola. Questa fu conquistata da Rotario di Casaloldo neI 1121. Intervenne poi Brescia a punire i Casalodi. Ridusse al suolo il castello nel 1125, ma l’operazione facilitò i Casalodi, che nel 1150 ricostruirono rocche e torri ed ebbero dall’imperatore Rotario nel 1155 l’investitura ufficiale. Brescia nel 1147 invase di nuovo l’asolano e pose d’assedio Casaloldo. Nel 1158 rincominciarono le scorrerie e le battaglie; fu allora che Brescia decretò che nella stessa terra dei Casalodi si levasse un castello e vi fosse mercato franco. Nel 1269 viveva a Mantova Pinamonte da Bonacolsi, uomo scaltro, che desiderava il governo della città, fattosi amico Federico Conte di Marcaria, utilizzò i Casalodi, cioè Alberto di Casaloldo per far nascere una rivolta e farsi eleggere rettore insieme a Federico, ma nel 1272 si liberò di loro, facendo insorgere il popolo con false accuse e facendosi nominare capitano e reggitore assoluto di Mantova. Nel secolo XIV il paese subì la parziale distruzione ad opera delle bande armate di Reggio Emilìa. Casaloldo poi passò a far parte della “Quadra” di Asola prima con i Gonzaga e poi con la Serenissima Repubblica di Venezia. Dopo la pace di Cavriana del 20 novembre 1441, conclusa tra Milano e Venezia, Il Marchese di Mantova mosse lite per riavere a se il territorio strategico di Casaloldo oramai passato ad Asola, ma il Doge non acconsentì e il borgo dovette trascorrere un periodo di inquietudini finendo nel 1447 sotto Brescia; poi nel 1453 sotto Mantova ed infine ancora sotto il distretto veneto subendo la condanna. Il 1509 fu un anno memorabile per Casaloldo, poichè dopo una guerra molto cruenta il borgo riuscì finalmente a trovare una lunga pace. Nel 1629 venne dato l’ordine di dare la caccia ai luridi Alemanni che portavano con infiltrazioni isolate la peste tra la popolazione. Anche allora il paese si era ripreso e, tranne lo scompiglio portato dai Tedeschi nel 1714, la pace durò fino al 1797 e più avanti sino alla scaramuccia del 24 giugno 1859 fra retroguardie Franco-Piemontesi e i reparti Austriaci durante la battaglia di Solferino-San Martino.

Da vedere

Il castello - costruito nella parte frontale con muri solidissimi e in mattoni a vista e da palizzata per la restante parte, rimase in piedi fino all’inizio del 700 quando fu smontato per permettere con il riutilizzo dei mattoni la costruzione della chiesa e dell’imponente campanile. Nel portale d’ingresso gli archi, lo spacco per le catene del ponte, l’ingresso pedonale, lo spiraglio e i piombatoi, la feritoia e la fessura per la calata della saracinesca sono oggi i resti del castello. Vi è poi alla sommità una serie di archetti pensili in cotto e qualche squarcio di affresco con l’arma del casato, figure votive e all’esterno festoni di fìori e di frutta, parte della volta della chiesetta del castello fu imbragata e posta in una cappella laterale della chiesa parrocchiale. Nella bassa torre d’ingresso hanno ricavato negli anni settanta alcune stanzette d’abitazione.

Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso - recentemente restaurato, ora mostra, finalmente, il suo soffitto decorato con fregi, festoni, simboli teatrali e la ricorrente immagine delle due mani in solidarietà significanti il mutuo soccorso, era stato costruito nei primi anni del ventesimo secolo.

Villa Fario - è una costruzione di un certo valore, risale al XXVIII secolo e si trova sulla strada per Castel Goffredo.

La Chiesa Parrocchiale - del secolo XVII con l’imponente campanile.

Come arrivare

In auto: Casaloldo dista 31 chilometri da Mantova.

In aereo: Aeroporto di Parma.

Tipologie