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Casalmoro

Casalmoro è un comune che si trova in in provincia di Mantova, nella regione Lombardia, che conta di 2.154 abitanti. Il comune è ai confini con la provincia di Brescia. Il comune di Casalmoro sorge sulla riva sinistra del fiume Chiese su di un terreno pianeggiante dedicato per buona parte all'agricoltura.

Storia

Dell’età del bronzo finale in cui confluiscono la maggior parte dei ritrovamenti di Casalmoro, sono stati rivenuti cocci ceramici, resti di pranzi e manufatti in bronzo mentre sicuramente galliche sono alcune tombe la cui datazione si aggira intorno al 200-300 a.C.. L’esistenza di un ambiente di tipo termale insieme al ritrovamento di frammenti di affresco e di reperti vascolari dalle fogge molto delicate e raffinate indicano l’elevato tenore di vita nella famiglia patrizia residente nella zona. I due marmi, inoltre, di epoca romana recuperati a Casalmoro ci parlano della famiglia aurelia e di Q. Ignatius. In epoca medievale, con l’alternarsi del dominio della signoria milanese, mantovana e veneziana, il comune di Casalmoro fu direttamente coinvolto nelle aspre lotte tra guelfi e ghibellini, schierandosi a favore di quest’ultimi. Nel 1438 un trattato di pace tra i visconti di Milano e i Gonzaga, alleati alla Serenissima assegnò definitivamente il territorio ai marchesi di Mantova. Nei secoli successivi, Casalmoro segue le sorti poco propizie del piccolo ducato gonzaghesco, in lotta per la sopravvivenza fino all’avvento di Napoleone emblematica del periodo, ci resta in località Corobiolo, una stele di marmo di botticino, alta 2 metri, fatta commissionare ad un artigiano del posto dai nobili Mangeri nel 1762 che riproduce in sintesi un proclama del Doge Loredan di Venezia in merito alle leggi che punivano le ruberie e i vandalismi. Il sorgere verso fine degli anni 60 d’imprese artigianali e due consistenti industrie di filatura e calzificeria ha frenato il lento esodo verso il lavoro durante il dopoguerra. Recentemente si è assistito al rifiorire del settore meccanico e di quello edile.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale S. Stefano Protomartire - risale al 1728 e presenta un’importante facciata barocca, dietro la quale si stagliano le merlature della torre campanaria. All’interno della basilica hanno un certo pregio la pala d’altare scolpita, una cassa d’organo del Seicento e infine un dipinto del secolo successivo di Luigi Sicurtà, un artista che ha operato molto in tutta la zona. Ma il nome di Casalmoro è strettamente legato al Santuario della Madonna del Dosso anche per l’intreccio di leggende e forme di devozione popolare sviluppatesi attorno alla piccola chiesa che sorge ai margini occidentali dell’abitato, sulla sommità di un’altura artificiale.La facciata, preceduta da un portico a tre arcate, è scandita da quattro grandi lesene e culmina in un timpano triangolare. Nell’interno, dove si trova il menzionato sarcofago romano della famiglia Aurelia, prevale invece la ricchezza barocca: colore dominante è il bianco luminoso e le colonne fortemente sporgenti a fasce o isolate, movimentano il disegno dell’unica navata.

Come arrivare

In auto: SS343 Brescia - Parma.

In aereo: Aeroporto di Parma.

Tipologie