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Lenola

Lenola è un comune di 4.142 abitanti della provincia di Latina, ed  si trova a 425 m. s.l.m..  E' quasi equidistante tra Roma e Napoli: 140 dalla prima e 130 Km. dalla seconda. Il Comune è stato insignito della Medaglia d’oro al merito civile. E’ circondata dai monti Ausoni che gradualmente si elevano fino a raggiungere altezze considerevoli e si allargano verso sud-ovest a forma di gola offrendo sullo sfondo uno scenario incantevole: la pianura pontina con il lago e parte del Salto di Fondi, il Mar Tirreno con le isole Pontine o Ponziane. E’ ricca di castagneti, di uliveti e di paesaggi, serena zona di residenza familiare e di escursioni.

Storia

Anticamente chiamata Inola, Inula, Enola, come risulta da moltissime pergamene dell'archivio di Montecassino, l'origine della città è abbastanza incerta. Alcuni storici attribuiscono la fondazione della città agli Enotri, navigatori giunti nel XV secolo a.C. dall'Oriente sulle nostre coste da dove si spinsero sui monti vicini e vi costruirono piccole città alle quali diedero il nome dei loro antenati. Sulle rovine di Apiola, di cui fanno menzione Plinio e Livio, distrutta in epoca imprecisata, si vuole che sia sorta Campodimele A testimonianza delle origini orientali di Inola vi sono anche numerosi luoghi il cui nome è senza dubbio orientale. Basti ricordare "Chiavino", nome del nostro monte più alto, che deriva dalla voce "chain", viva; una delle sue adiacenze si chiama "La Maina", dalla voce "Main", acqua. Tuttora ne possiamo ammirare i resti. Sopraffatti da coloni greci e da tribù osche, scese dall'Appennino, gli Enotri scomparvero verso il V secolo a. C. Secondo altri storici, invece, Inola fu fondata da profughi di Amiclae, antica città fondata dai Laconi sulle rive del lago di Fondi, tra Terracina e Gaeta e distrutta forse dagli Osci. Questi Amiclani avrebbero costruito in contrada "Valle Cimara" un tempio dedicato ad Apollo sui cui resti sorse la chiesetta della "Madonna del Latte". Stando alle ultime ricerche, sembra che Lenola fu fondata dagli Opici, antica popolazione della regione campana che, fusisi successivamente con i Sanniti, presero in epoche successive il nome di Osci, Ausoni e Aurunci. Il ritrovamento nel nostro territorio di reperti archeologici risalenti al VI secolo a.C. potrebbe avvalorare questa ipotesi. Alcuni studiosi hanno scoperto recentemente la presenza di tracce di una civiltà antichissima sulle colline degli Ausoni - Aurunci. Infatti sulla cima del monte Passignano, nel comune di Lenola, sono stati rinvenuti i resti di un "Castelliere". I "Castellieri" erano insediamenti fortificati su alture, databili intorno al XII - X secolo avanti Cristo. Ebbero il loro sviluppo dall'età del bronzo all'età del ferro, per poi scomparire quasi totalmente con la conquista e la dominazione romana. Costruiti come poderose fortificazioni, erano posti in punti strategici: a guardia di valli, di cime montagnose, di passi e di percorsi naturali obbligati. Sorsero per la necessità di poter disporre di luoghi sicuri e facilmente difendibili, dove concentrare uomini, cose e animali in caso di attacco, scorrerie di gruppi di predoni o di popolazioni nemiche. Ciò ha fatto prospettare l'ipotesi che Lenola si sia ampliata proprio sulla base di un castelliere.

Da vedere

Chiesa di Santa Maria Maggiore - fu costruita nella prima metà del XV secolo.Il tempio in alto è chiuso da una volta a botte, senza alcuna decorazione. La navata di destra non è adornata da opere artisticamente importanti: conserva, tra l'altro, due quadri, uno dedicato alla Madonna della Civita, l'altro, sicuramente più interessante da un punto di vista iconografico, raffigura la Vergine e le Anime dei Purgatorio. Vi troviamo l'altare dedicato alla Santissima Addolorata , con la statua del Cristo morto, e l'altare dedicato all'Assunta in Cielo. Nella parte sottostante il campanile c'è la fonte battesimale. La navata sinistra, dalla quale si accede alla sagrestia, presenta un'opera assai importante sotto l'aspetto artistico e storico: un paliotto, posto sotto l'altare dedicato a Santa Filomena.   

Chiesa di Santa Croce - fatta costruire dal magistrato romano Bartolo, convertitosi al Cristianesimo, forse sui resti di un tempio pagano, abbastanza lontano dal centro abitato, nella località omonima, probabilmente perché lì si erano svolti i massacri dei Cristiani durante la persecuzione di Decio. Ciò potrebbe giustificare il fatto che la sua ubicazione non rispetta la tradizione occidentale, molto in uso a quei tempi, che voleva le chiese orientate sull'asse est-ovest, cioè seguendo il percorso del sole, cioè la luce. Fu la chiesa più grande di Lenola fino al 1574 quando fu costruita quella di Santa Maria Maggiore.

Madonna delle Benigne Grazie - fu edificata sul sito dove sorgeva il pagano "tempio della Pace" costruito in epoca romana lungo la via Consolare che univa, passando molto vicino a Inola, la via Appia alla via Latina, antica via romana che dalla capitale, staccandosi dalla Tuscolana, attraversava Anagni, Frosinone e Cassino per giungere a Capua dove si univa alla via Appia.   

Chiesa di San Giovanni Evangelista - è una delle chiese più antiche di Lenola, se è vero che fu fatta erigere durante la persecuzione di Decio, sulle vestigia di un tempio pagano, dal magistrato romano Bartolo convertitosi al cristianesimo. Se ne hanno notizie certe fin dal 1299 ed è stata chiesa parrocchiale fino al 1574. Recenti lavori di restauro esterni ne hanno restituito in parte l'antica freschezza e ne garantiranno ancora per molto tempo la conservazione.

Il Centro Storico - costituisce la vecchia "Ynola" dove erano arroccati i primi abitanti di Lenola, al riparo dalle scorrerie nemiche e, successivamente, delle bande di briganti che a partire dal XVI secolo trovarono nella città terreno fertile per i loro saccheggi. Inizialmente la porta di accesso era situato nell'arco di Sant'Anna. La prima cinta muraria , attualmente ancora ben visibile, partiva dal suddetto arco di sant'Anna e inglobava varie torri e diverse abitazioni, tra cui parte del Castello baronale . All'interno delle mura di districavano numerosi vicoli e vicoletti che, in parte restaurati, ammiriamo anche oggi. Il Centro Storico, nonostante le successive espansioni, è stata la parte più abitata della città fino alla seconda guerra mondiale quando fu in gran parte distrutto dai bombardamenti degli alleati. Da allora ne seguì uno spopolamento progressivo.

Il Santuario - e ubicato in una posizione ottimale dalla quale si domina ad oriente la parte sottostante di Lenola e il centro storico in particolare e ad occidente la piana di Fondi, il mar Tirreno con il litorale Terracina - Sperlonga e le isole Pontine. Nel 1618 fu ingrandito e nel 1620 fu costruito ed annesso il seminario diocesano. Il riconoscimento giuridico del Santuario fu concesso nel 1626 con apposita bolla da papa Urbano VIII che l'anno successivo dichiarò la Madonna del Colle "Patrona Primaria della Terra di Lenola e della diocesi di Fondi". In 1628 intorno al muro sul quale era impressa l'effigie della Madonna con il Bambino fu costruito l'Altare Maggiore , pregiatissimo per la ricchezza dei marmi, alcuni dei quali molti rari. E' sicuramente da quella circostanza che la festa della Madonna del Colle viene detta ancora oggi "la fiera". Vegetano e fruttificano e, a memoria dei più vecchi, hanno sempre conservato le stesse dimensioni. Si è gridato al miracolo, ma l'Autorità Ecclesiastica prudentemente non si è mai espressa. I devoti della Madonna raccolgono, quasi con religioso rispetto, le bacche di quei cipressi, le polverizzano e ne preparano degli infusi che, in caso di malattie, bevono per invocare la protezione della Madonna del Colle.

Come arrivare

In treno: da Roma e da Napoli scendere alla stazione di Fondi - Sperlonga, giungere a Fondi e qui prendere l'autobus per Lenola.

In auto: da Roma, attraverso la S.S. 148 fino a Terracina, da qui percorrere la Via Appia e infine la S.S. 637 fino a Lenola;  da Napoli attraverso la Via Appia fino a Fondi e la S.S. 637 fino a Lenola.

Tipologie