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Mignanego

E un comune di 3.661 abitanti della provincia di Genova. Ha una superficie di 18,4 chilometri quadrati per una densità abitativa di 191,03 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 170 metri sopra il livello del mare. Il comune è situato nell'alta Val Polcevera nei pressi del torrente Riccò, affluente del Polcevera, a 19 km da Genova.

Storia

Il toponimo di Mignanego è uno dei più antichi di tutta la Liguria: è riportato fra le righe della Tavola Bronzea con la denominazione Magnanico. La collocazione del comune a difesa del Passo dei Giovi, spiega come il comune sia stato centro di eventi storici fondamentali per Genova: il pellegrinaggio per portare nel 722 a Pavia le ceneri di Sant'Agostino passò dalle strade di Mignanego. Nel 1625 si combatté attraverso il territorio del comune la battaglia del Passo del Pertuso, che vide contrapporsi il duca Carlo Emanuele I di Savoia e Stefano Spinola, difensore della Repubblica di Genova. Caratterizzato dalla presenza di tanti piccoli borghi abitati, disseminati sull'intero territorio, il Comune risulta diviso in cinque distinti agglomerati. I nomi sono: Fumeri, Giovi, Mignanego, Montanesi, Paveto, ripartiti a loro volta da tante piccole frazioni immerse nel verde ridente dell'appennino ligure. l paese divenne punto di maggiore passaggio con la realizzazione dell'attuale Strada Statale 35 dei Giovi. Questa fu progettata e realizzata a cominciare dall'epoca napoleonica, a partire dal 1802, e fu definitivamente portata a termine sotto il Regno Sardo, attorno al 1821. I centri più importanti del Comune divennero allora quelli posti su questo tracciato, e la sede comunale si stabilì presso Ponte dell'Acqua attorno al 1805. Altra infrastruttura importante per il paese fu la ferrovia, realizzata tra la fine degli anni quaranta dell'Ottocento e il 1851. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

Da vedere

Santuario della Vittoria - eretto nella seconda metà del XVII secolo in ricordo della battaglia del passo del Pertuso in cui le truppe genovesi aiutate dalle popolazioni locali ebbero la meglio sull'esercito franco-savoiardo di Carlo Emanuele I di Savoia. Il Santuario fu distrutto nel 1747, per evitare che diventasse rifugio degli Austriaci, e poi ricostruito nel 1751.

Chiesa di Sant'Ambrogio - è citata in un documento risalente al 31 marzo 1210 e si è potuto apprendere che già nel XIII secolo furono annesse alla sua pieve le due rettorie di Fumeri e Paveto; altre due comunità religiose, Langasco e Cesino, le furono aggiunte nel 1838 dall'arcivescovo di Genova monsignor Placido Maria Tadini. Una nuova chiesa fu costruita a partire dal 24 giugno 1886 e altri interventi, come il pulpito in marmo e i confessionali, furono eseguiti fra il 1888 e il 1890. I lavori più recenti risalgono al XX secolo con la conseguente consacrazione dei nuovi locali da parte del cardinale Giuseppe Siri nel 26 agosto del 1956.

Chiesa parrocchiale di Fumeri - intitolata all'Assunta, ricostruzione seicentesca di una pieve esistente nel XII secolo.

Come arrivare

In auto: la Strada Provinciale 35 dei Giovi la quale collega il comune con Isola del Cantone. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Genova Bolzaneto sull'autostrada A7 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

In treno: stazione ferroviaria sulla linea diretta Torino - Genova.

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