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Lorsica

Piccolo comune ligure con circa  514 abitanti in provincia di Genova. Ha una superficie di 17,8 chilometri quadrati per una densità abitativa di 28,31 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 343 metri sopra il livello del mare.

Geografia

Lorsica fa parte della Comunità Montana Fontanabuona insieme ad altri sedici comuni liguri. Il comune è diviso in undici frazioni: Figarolo, Rossarino, Acqua, Verzi, Castagnelo, Monteghirfo, Barbagelata, Costafinale, Scorticata e Pian della Chiesa. Le ultime quattro fanno parte dell'enclave di Barbagelata, che si estende in val Trebbia e, in minima parte, in val d'Aveto.

Storia

Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione  romana. l paese divenne dominio feudale della famiglia Malaspina a partire dal 1174 e in seguito ai conti di Lavagna i Fieschi. Nel 1433 la famiglia fiescana cedettero il feudo alla Repubblica di Genova. Lorsica era anticamente chiamata Orsica e sembra che il nome le derivi dagli orsi abitanti un tempo questi boschi terrazzati dai monaci di san Colombano della Val Trebbia. È un borgo con importanti fasti passati legati all'attività nella valle Fontanabuona con le risorse provenienti dall’agricoltura integrate da attività artigianali raffinate e famose. La caratteristica del damasco prodotto a Lorsica, oltre all’estrema finezza della lavorazione, è determinata dal disegno degli arabeschi che si rifà costantemente agli antichi modelli, è utilizzato nell’arredamento ancora oggi per le tappezzerie di importanti residenze. Il borgo non si trova sulla strada principale della Val Fontanabuona, ma in posizione defilata, a mezza costa in una valle percorsa dal torrente Tirello e che ha nel monte Ramaceto la sua cima maggiore. All’altezza di Monleone ci si inoltra nella Valle del Malvaro stretta e verdeggiante, si attraversano alcuni pittoreschi ponti per prendere poi la strada che seguendo il percorso del torrente Tirello ci porta sino a Lorsica. Un’altra attrattiva di queste parti è la Chiesa di S. Maria Regina del Creato, nella frazione di Barbagelata, non si tratta di un edificio risalente ai secoli passati, come frequentemente si trovano percorrendo queste splendide valli, ma di un’opera architettonica di taglio moderno costruita negli anni settanta dagli architetti Goviglio e Locca che sfrutta linee e materiali architettonici estremamente moderni quali il vetro ed il legno, è stata costruita a 1125 m. divenendo così l’edificio religioso più alto del nostro Appennino. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.

Da vedere

Chiesa di Nostra Signora Annunziata - è stata edificata sul finire del XVI secolo ed ampliata, per il forte sviluppo demografico, nel corso del XIX secolo. La sua parrocchia, intitolata a santa Maria Annunziata, fu istituita nel 1603 staccandola dalla comunità di Verzi; la consacrazione della chiesa avvenne il 12 luglio del 1909 elevandola in Prevostura. L'interno, ad unica navata con cinque altari laterali in marmo, presenta decorazioni e stucchi dell'Ottocento e affreschi realizzati tra il XIX e XX secolo.

Chiesa di Nostra Signora dell'Orto - la sua costruzione risale al 1836. La parrocchia fu istituita da monsignor Fortunato Vinelli della diocesi di Chiavari l'8 maggio del 1903 staccandola dalla parrocchia centrale di Lorsica.

Chiesa di Santa Maria Regina del Creato - è considerata la chiesa posta più in alto dell'Appennino ligure. L'edificio è situato presso la frazione di Barbagelata. La struttura fu realizzata nel 1972 dagli architetti Goviglio e Locca in stile visibilmente moderno; è una costruzione a forma di grande tenda in legno e vetrate. Al centro di Barbagelata si trovano i resti della vecchia chiesa, incendiata per rappresaglia da truppe tedesche nel 1944.

Chiesa di Sant'Andrea -  fu costruita nel XVII secolo e la sua antica giurisdizione, molto vasta, confinava con la diocesi di Tortona. L'attuale struttura richiama lo stile architettonico ottocentesco con una facciata, del 1879, con colonne in finto marmo e capitelli di ordine corinzio. L'interno è ad unica navata con cinque altari laterali ricavati nelle nicchie intorno alla metà del XVIII secolo; le decorazioni nella volta e nel presbiterio sono risalenti al 1859. La parrocchia, intitolata all'apostolo Andrea e risalente al 1161, è stata eletta a Prevostura nel 1899 e dedicata dal vescovo di Chiavari monsignor Daniele Ferrari il 27 marzo del 1987.

Economia

L'economia del comune fu basata anticamente sulla produzione tessile, in particolare la lavorazione della seta e dei damaschi arabeschi. Questa attività, effettuata maggiormente da manodopera femminile, è stata particolarmente attiva fino al XIX secolo e le prime notizie storiche sulla lavorazione dei tessuti risalgono al XVI secolo. Attualmente è rimasta un'unica azienda artigianale che mantiene la tradizione utilizzando telai originali datati all'inizio del XX secolo.

Come arrivare

In auto: sul autostradale di Chiavari sull'autostrada A12 è l’uscita consigliata per raggiungere la destinazione. Proseguire poi sulla Strada Provinciale 225 della Val Fontanabuona la quale collega Orero con Bargagli fino a Cicagna, dove si devierà per Lorsica.

In treno: stazione ferroviaria più vicina è quella di Chiavari.

Tipologie