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Leivi

Comune ligure, in provincia di Genova, con più di 2.330 abitanti. Ha una superficie di 9,9 chilometri quadrati per una densità abitativa di 224,04 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 272 metri sopra il livello del mare. La sua economia è legata principalmente all'agricoltura ed all'artigianato artistico del legno.

Storia

Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione  romana. Le prime notizie risalgono al 1143 dove viene citato in un antico documento. La posizione del centro abitato favorì l'insediamento legato allo sfruttamento dei terreni, che appartenevano anticamente a religiosi di Milano, Genova, Borzone e San Fruttuoso. Il territorio non fu mai assoggettato ai Fieschi, in quanto l'azione difensiva del comune - inserito nel Capitaneato di Chiavari - arginò l'attacco e il comune rimase indipendente fino alla caduta della Repubblica di Genova per mano di Napoleone Bonaparte nel 1797. In anno 1805 assunse la denominazione de Comune di San Rufino e nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. L'attuale denominazione comune di Leivi fu decisa nel 1934 tramite un apposito decreto reale del re Vittorio Emanuele III di Savoia.

Da vedere      

Chiesa di San Rufino - fu uno dei tempi religiosi più importanti per la comunità leivese. Di origine incerta, non si conosce infatti la reale data di costruzione, fu restaurata tra il XVII e il XVIII secolo conservandone fino ad oggi l'attuale struttura architettonica. Al suo interno sono conservate alcune pregiate opere pittoriche del Cinquecento, del Seicento e del Settecento di artisti genovesi quale ad esempio il dipinto raffigurante l'Immacolata del pittore Giovanni Galeotti nella canonica; tra gli oggetti conservati anche diversi ostensori in argento, dei reliquari e calici.

Chiesa di San Bartolomeo - la sua struttura religiosa fu legata al santo Michele Arcangelo, legato al culto religioso dei Longobardi. Ancora oggi non si conosce la datazione esatta dell'erezione di tale chiesa e il successivo cambiamento di intitolazione verso San Bartolomeo. All'interno sono conservate le opere Adorazione dei Magi nel presbiterio e di pittore ignoto della seconda metà del XVI secolo, il Cristo incoronato di spine della prima metà del Cinquecento e la Madonna con il Bambino, i Santi Rocco, Lazzaro e un donatore del XVIII secolo di pittore genovese.

Chiesa di San Lorenzo - presenta un'origine ancora oggi incerta, ma considerata dagli storici locali come uno degli edifici di culto tra i più antichi di Leivi. La prima citazione ufficiale è risalente alla seconda metà del XIV secolo in alcuni atti notarili ancora oggi conservati. Al suo interno è conservata una pala di Giuseppe Romei del XVIII secolo.  

Chiesa di San Tommaso del Curlo - fu arricchita da venticinque reliquie - conservate in una cripta sottostante la zona presbiterale - di santi martiri romani. In concomitanza con la donazione delle reliquie furono effettuati nuovi lavori di restauro, specie il perimetro murario, ma già nel secolo successivo - il XVIII - si segnalarono i primi problemi strutturali causati dall'abbandono. All'esterno, come già presente nella chiesa di San Bartolomeo, è presente il caratteristico ciottolato policromo.

Chiesa di San Terenziano - e stata dedicata ai santi Terenziano e Desiderio, è quasi sicuramente antecedente al XVII secolo. Eretta in un'unica navata con struttura a capanna si presenta con l'adiacente torre campanaria. Anticamente era qui conservata una tela, di pittore sconosciuto, raffigurante il santo Desiderio e ad oggi scomparsa.

Torri - la sua struttura risalente al XIII secolo. E situata adiacente la chiesa di san Rufino e assieme ad altre torri presenti nella zona costituiva il sistema difensivo dell'allora cittadina medievale di Chiavari. Secondo alcuni storici non sarebbe da escludere che in passato esistessero camminamenti sotterranei per raggiungere la torre dal paese.

Come arrivare

In auto: la Strada Provinciale 32 di Leivi la quale collega il comune con San Colombano Certenoli. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Chiavari sull'autostrada A12 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

In treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Chiavari.

Tipologie