Italynet

Hotel Francolise, Agriturismo Francolise, Bed and Breakfast Francolise

Italia

ricerca

Francolise

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 4.846 abitanti e ha una superficie di 40,8 chilometri quadrati. Sorge a 103 metri sopra il livello del mare, nell'agro Falerno, stretto tra il fiume Savone e il canale di Agnena, all'estremità settentrionale della bassa valle del Volturno. E un centro prevalentemente agricolo, noto soprattutto per la coltivazione di oliveti che venivano coltivati già ai tempi della conquista romana, ad esso inoltre è annessa la frazione di Ciamprisco. Comuni confinanti sono: Teano, Calvi Risorta, Sparanise, Pignataro Maggiore, Grazzanise, Carinola.

Storia

Le origini vengono fatte risalire all'epoca preromana, come testimoniano i reperti di ville e tombe di quell'epoca. Le prime notizie storiche su Francolise sono quelle fornite da Leone Ostinense, che descrive di un piccolo centro abitato da sole 12 famiglie chiamato Thenimentum Franchi Aulusianum situato intorno al campo "Manutianum" ove in seguito sorgerà il castello. Nell'833 cominciarono le incursioni dei Saraceni, gli incendi di Capua, Cales, le devastazioni del beneventano, costrinsero gli abitanti della pianura a cercare rifugio sui monti e così Francolise cominciò a popolarsi. La storia di Francolise da questo momento si confonde con quella della contea di Capua e s'inserisce nelle lotte fratricide, per mezzo delle quali la cittadina campana perviene Signoria di Benevento e Salerno. Dopo alterne vicende la contea di Francolise conquistò l'indipendenza sotto Landolfo IV e dall'imperatore Ottone II ottenne di costituirsi in vero e proprio principato.Vita intensa ebbe in quel periodo e assurse a massimo splendore soggiogando Napoli, Gaeta, Caserta e Cassino. Nel 1047 sotto Pandolfo IV il normanno Riccardo Drengot toglieva allo stesso il possesso di Francolise e lo assicurava ai suoi successori. Nel 1141 Corrado il Salico per mezzo dell'imperatore Enrico II dona a Guglielmo - Lauro Sanseverino, detto Braccio di Ferro, la contea di Francolise quale dote di nozze della figlia Costanza, nata dal suo matrimonio con Maria Drengot. Successore di Guglielmo fu Roberto che consolidò la potenza militare e politica della contea, combattendo e vincendo i Greci e i Longobardi a Calvi. Di lì a poco acquistò la signoria di Calvi iniziando un periodo al dir poco superbo. La figlia Giuditta esaudendo le preghiere della Badessa del monastero di S. Giovanni di Capua, nel 1153 dona il feudo di Sparanise con i fratelli Giovanni e Pietro D'urso, abitanti del casale di S. Angelo in Formis per rogito del notar Pietro Diacono di Montecassino. Nel 1175 a Roberto succede Ruggiero, che per i servizi resi al re Ruggiero II° e per il valore dimostrato in guerra viene nominato Gran Contestabile e Gran Giustiziere di Puglia, Molise e terra di Lavoro, raggiungendo in breve una posizione di primo piano tra i feudatari del regno di Sicilia. Alla morte Roberto gli succede il figlio Riccardo che si schiera con Ruggiero II di Altavilla e nel 1191 batte Enrico di Kaden. Dopo i primi successi, secondo l'anonimo cassinese, sposa nel 1193 la vedova del conte di Francolise e muore senza lasciare eredi. I conti normanni pur alternando il soggiorno a Francolise e Napoli per affari militari e politici, dovettero dare notevole impulso all'organizzazione civile, preparando ad uno sviluppo edilizio ed urbanistico che esploderà nel periodo svevo-angioino, del quale più larghe tracce rimangono ancora. Avuta notizia il Carlo d'Angiò di movimenti a lui contrari, nell'agosto del 1268 fa imprigionare Siffridina ed invia Corrado al Castel del Monte. Confiscò la contea e l'assegnò temporaneamente a Guglielmo di Belmonte, grande Ammiraglio del Regno.

Da vedere

CASTELLO - di forma irregolare, fu costruito nella seconda metà del IX secolo dai Normanni, su commissione del Cardinale Benedetto Caetani D’Anagni o di S.Tommaso D’Aquino secondo la testimonianza del Parroco di Francolise, Don Raimondo. Ospitò sotto gli Svevi alcuni nobili Baroni fedeli a Manfredi; durante il periodo Angioino divenne feudo del Conte di Avellino Simon di Montfort, e probabilmente fu anche dimora del Papa Bonifacio VIII fino a diventare, nel 1600, rifugio del brigante Domenico Colessi di Papone e dei suoi uomini. Successivamente fu visitato dal Re Carlo di Borbone e dalla sua consorte. A poca distanza dal Borgo esiste la famosa fonte Calena, ormai in disuso, cantata dai romani, nota per le virtù delle sua acque acidule.

CHIESA DI S.MARIA A CASTELLO - la facciata della chiesa è caratterizzata da un portale ed un rosone romanico ed un campanile gotico. All’interno domina l’altare settecentesco e la Madonna del Cardellino della scuola di Giotto. In seguito verso gli inizi del XIV secolo fu costruito fuori le mura un luogo di culto più grande per soddisfare le accresciute esigenze spirituali dei fedeli, ricevendo il titolo di S.Maria della Carità e delle Grazie e, più tardi, nel XVI secolo quello di S.Maria a Castello.

VILLE ROMANE - il sito è ubicato in un territorio che in epoca romana si trovava nell’Ager Calenus e ai confini dell’Ager Falernus. La superficie iniziale era di circa 800 mq. che venne successivamente ampliata a circa 4.400 mq. La villa comprendeva numerosissime stanze, divise tra la pars urbana e la pars rustica; l’approvvigionamento idrico era assicurato da tre grosse cisterne. La pars urbana si articolava intorno ad un ampio peristilio, circondato da quatto portici colonnati, la cui pavimentazione consisteva in un mosaico costituito da tessere bianche inframmezzate da piccoli frammenti di pietra colorata, con un bacino o fontana di marmo nel mezzo del giardino.

Come arrivare

In auto: percorrere l'Autostrada Napoli - Roma, uscire allo svincolo di Capua e proseguire per la SS7 in direzione Francolise. La distanza da Caserta e di 47 chilometri.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie