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Fontegreca

Comune della Campania, in provincia di Caserta con 857 abitanti e ha una superficie di 9,6 chilometri quadrati. Sorge a 320 metri sopra il livello del mare, nell'alta valle del Volturno, nella valle del Sava, all'estreme pendici del Massiccio del Matese, in posizione arroccata sui fianchi ricchi di pinete.

Storia

La nascita di Fontegreca non è molto antica anche se in epoche remote la zona fu popolata dagli Osci che si fusero poi, con i Sanniti Pentri. Il nucleo originario di Fossaceca, sorse intorno al mille grazie ai pastori di Gallo e di Letino che d'inverno scendevano verso valle per pascolare i loro greggi. La zona fu scelta in quanto punto più alto e meglio difeso, grazie alla posizione naturale, durante l'ultima fase del periodo longobardo e, in età normanna fu feudo di Guglielmo di Fossa Ceca. Nel 1269, dopo varie peripezie tutte queste terre passarono, al feudatario Guglielmo Stendardo e Fossaceca, insieme a Capriati al Volturno, Ciorlano e Pratella fece parte della Baronia di Prata di cui seguì la storia. Dopo l'unità d'Italia nel 1862, il Consiglio Municipale di Fossaceca cambiò il nome di Fossaceca in Fontegreca ricavando la prima parte del nuovo nome, Fonte, da una fonte di acqua freschissima e la seconda parte, greca, da antichi manoscritti privati e pubblici che citavano il Comune con il nome di Fossa Graeca. Nel 1927, eliminata la provincia di Caserta, Fontegreca passò alla provincia di Campobasso, ritornando alla provincia di Caserta quando questa fu ripristinata dopo la seconda guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale Fontegreca come molti paesi dell'alto-casertano visse giorni drammatici per le requisizioni, per i rastrellamenti e per la fuga fin sulle montagne di Gallo Matese a cui fu costretta la popolazione. I tedeschi installarono il loro comando in Palazzo Parrillo. Il 28 ottobre 1943 gli americani occuparono Valle Agricola e iniziarono un cannoneggiamento che colpì anche Fontegreca nella quale entrarono nel paese l'1° novembre 1943.

Da vedere

Cappella della Madonna dei Cipressi - costruita da un gruppo di monaci verso la fine dell'VIII secolo perché in un posto inaccessibile, la Grotta della Madonna, dove era stata rinvenuta, da un pastore o da una pastorella, l'immagine della Madonna. La piccola chiesa della Madonna dei Cipressi fu ricostruita nel XVII secolo e presenta tuttora belle maioliche.

Grotta della Madonna - era stata rinvenuta da una pastorella, l'immagine della Madonna. Alle spalle del santuario, che conserva belle maioliche, è possibile osservare i resti delle celle dei monaci.

Cipresseta naturale di Fontegreca - si estende al di sopra della cittadina nel bosco degli Zappini fino alla vallata del fiume Sava, ed è meta di turisti, per la sua aria salubre, e di ricercatori botanici, per la rarità del tipo di cipresso, unico in Europa e nel mondo. La cipresseta è costeggiata dalla via Madonna dei Cipressi che sale fino alla zona storicamente più importante del paese, verso la Chiesa di S.Maria dei Cipressi, del cimitero storico, della grotta della Madonna e dei resti di una rocca posta su uno sperone roccioso alle spalle della chiesa.

Chiesa della natività di Maria Vergine - costruita all'inizio del XVII secolo fu successivamente ampliata e più volte restaurata; nel 1857 fu ntitolata alla Natività di Maria Vergine e oggi, chiesa parrocchiale, è chiamata anche chiesa di Santo Stefano.

Come arrivare

In auto: da Napoli autostrada A1 direzione Roma uscita Caianello, proseguire su Ss.6 e poi Ss.85 direzione Venafro - Isernia, svoltare a destra su strada locale seguendo le indicazioni sul posto; da Roma autostrada A1 direzione Napoli uscita San Vittore, proseguire su Ss.430 e poi Ss.6 - Ss.6dir direzione Venafro e ivi proseguire su Ss.85 direzione Vairano, svoltare a sinistra seguendo le indicazioni sul posto.

In treno: da Napoli linea Napoli - Caserta - Piedimonte Matese, a Piedimonte Matese proseguire con autobus su linee locali; da Roma linea Roma - Caserta, scendere a Vairano - Caianiello, proseguire con autobus su linee locali

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

Tipologie