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Cesa

Comune della Campania, in provincia di Caserta, con 7.459 abitanti. Sorge nell'agro Aversano, alla destra dei Regi Lagni.

Storia

Fu indubbiamente una delle minuscole contrade della Liburia atellana, che visse una storia agreste senza alcunché di notevole. Piccolo pago, quindi, che s’ingrandiva assai lentamente mentre tramontava la città osca di Atella. Cesa fu per lungo tempo un casale della città normanna, appartenuto prima al feudo del conte Roberto di Sant’Agata, e successivamente ai Carafa, ai Villano, ai Palomba, ai Del Tufo e ai Maresca, che ne furono gli ultimi proprietari. Patria di molti personaggi illustri, affermatisi soprattutto nella letteratura e nell’impegno civile e politico, Cesa ha dato i natali, tra gli altri, a Francesco Bagno (1744-1799) medico, docente universitario, autore di diverse e illuminanti opere di carattere medico, che durante la Repubblica Napoletana del 1799 ricoprì importanti cariche e che, ristabilita la monarchia, venne afforcato il 28 Novembre 1799, subendo così la stessa sorte degli altri martiri della Repubblica Napoletana. Mons. Antonio Malvasio (1738-1822) sacerdote che esercitò in Aversa il suo ministero di parroco, eccellente latinista, autore di molte ed importanti opere di Diritto canonico, come pure di eleganti e dotti testi di genere narrativo, considerato senza dubbio dai suoi contemporanei l’uomo più dotto nella città e diocesi di Aversa, al punto da affidare a lui, un sacerdote, la carica di sindaco della città durante la breve vita della Repubblica Napoletana. Domenico Di Fiore (1769-1848) celebre avvocato, attivista durante la rivoluzione partenopea, che ricoprì, durante la Repubblica Napoletana, diversi ed importanti incarichi e che, al ritorno dei Borboni, si rifugiò in Francia, dove continuò la sua opera di rivoluzionario, conobbe lo scrittore Stendhal, col quale strinse un forte vincolo di amicizia e che il Di Fiore raccomandò per la sua nomina a Console, e dove collaborò a numerosi giornali francesi e ricoprì diverse cariche istituzionali. Don Giustino Marini (1797-1837) umile sacerdote morto in concetto di santità, solerte ed instancabile predicatore, innamorato di Cristo e dei fratelli, alla cura dei quali dedicò tutta la sua vita e tutte le sue energie, morendo il 6 Luglio del 1837 per assistere i suoi fedeli colpiti dal colera; Francesco De Michele (1911-1997) storico, poeta e scrittore molto affermato e conosciuto per le sue opere, diverse delle quali inserite in molte antologie della Lingua italiana e tradotte e pubblicate in Francia, cui va il merito di aver raccolto e ordinato, sulle orme del padre Alfonso (1870-1938), notizie, documenti, immagini e memorie riguardanti le origini, la storia e le tradizioni di Cesa, e di aver scoperto e rivendicato le origini cesane di alcuni suoi figli illustri.

Da vedere 

Chiesa parrocchiale di San Cesario - il culto a Cesa del santo martire e diacono Cesario è antichissimo, come si evince da un documento del 1097 conservato nell’Archivio diocesano di Aversa. L’imponente e suggestiva facciata si affaccia sull’antistante piazza De Michele, vero e proprio centro della vita cittadina. L’interno, di stile romanico rinascimentale, diviso in tre navate e poggiante su grandi colonne, misura m. 23,40 per m. 13. Sull’altare maggiore troneggia un mosaico raffigurante la gloria di San Cesario, realizzato nel 1983 per arricchire il patrimonio artistico della chiesa, che accoglie, tra l’altro, opere del famoso scultore Giacomo Colombo. Il campanile che si erge imponente alle spalle della chiesa, di stile rigorosamente romanico e di epoca assai anteriore, è quanto resta della precedente chiesa, sui ruderi della quale fu costruita l’attuale.
 
Palazzo marchesale - risalente all’inizio del XV secolo, poco o niente conserva dell’originale struttura, a causa dei lavori di ampliamento e restauro eseguiti nel sec. XIX dai Maresca, ultimi proprietari del feudo. Il palazzo appartenne in seguito ai De Marinis che concessero, alla fine del sec.XIX, una cospicua parte del grande giardino per la costruzione dell’altare maggiore e della cappella di Sant’Anna nella confinante chiesa parrocchiale. Molto suggestivi sono lo scalone e le sale affrescate ai piani superiori.

Chiesa del SS. Rosario - sita in piazza De Gasperi e risalente agli inizi del XV secolo, ma ampliata ed elegantemente restaurata agli inizi del sec. XVIII, la chiesa, all’interno della quale si può ammirare la bella cupola sovrastante il presbiterio affrescata con scene relative alla Gloria del Paradiso, è ad un’unica navata e misura m.22 per m.8. Originariamente dedicata alla Vergine della Speranza, di cui si conserva ancora una bella immagine sull’altare maggiore, la chiesa venne intitolata al SS. Rosario, in seguito all’istituzione di tale festività nel 1571, per volere dei padri Domenicani, molto legati alla pia pratica del Rosario, che abitavano nell’attiguo convento, oggi sede del Municipio, e che dovettero lasciare nel 1808 per la leggi di soppressione napoleoniche.

Chiesa della Madonna dell’Olio - e proprio accanto al cimitero sorge la più piccola delle chiese cittadine, quella della Madonna dell’Olio, intitolata così forse perché in quella zona, che fino alla metà del secolo scorso con le sue masserie costituiva un piccolo borgo separato dal paese, doveva esserci un deposito o un luogo per lo scarico e lo smercio di olio, oppure perché l’usanza popolare di illuminare per devozione le immagini sacre con lampade ad olio ha finito per dare a detta chiesa il suo, per certi versi, bizzarro titolo. La chiesa, nella quale vennero sepolti i bambini di Cesa morti durante l’epidemia vaiolosa del 1836, abbandonata per lungo tempo, fu riaperta al culto e rimessa a nuovo da un certo fra’ Domenico da Monopoli nel 1900. All’interno, probabilmente un tempo interamente affrescato, si ammira sul marmoreo altare maggiore un dipinto, collocabile tra il XIV e il XV secolo, pesantemente ritoccato nel corso dei secoli, raffigurante la Vergine col bambino.

Come arrivare

In auto: per raggiungere Cesa è necessario percorrere l'Autostrada Napoli - Roma, uscire allo svincolo di Caserta Nord, immettersi sull'asse di supporto in direzione di Villa Literno ed uscire allo svincolo Gricignano - Cesa. La distanza da Napoli è di 20 km.

In treno: Cesa è servita dalla stazione ferroviaria di Aversa che dista 1 km.

In aereo: l'aeroporto più vicino è Napoli Capodichino.

In bus: i collegamenti sono anche garantiti dalla linea CTP per Caserta.

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