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Malegno

Malegno è un comune di 2.111 abitanti della Val Camonica, in provincia di Brescia, della regione Lombardia.

Storia

Tracce di antiche attività umane sono rappresentate dalle due statue stele, dette "di Bagnolo", località ad ovest di Malegno. Secondo alcuni studiosi di toponomastica il nome Malegno potrebbe derivare dalle parole celtiche "mal" ed "en" - pericoloso fiume. Nel XI secolo è fondato l'Ospizio, affidato nell'841 dal vescovo di Brescia Ramperto al monastero benedettinodi S.Faustino di Brescia. In 1580 San Carlo Borromeo alloggiò oresso la famiglia Bonettini di Malegno, e rimproverò il parroco don Bernardino Blanco poiché s'interessava troppo delle liti tra i suoi parrocchiani. Nel 1751 le acque del Lanico strariparono inondando il paese.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo - si erge imponente sul dosso anticamente denominato "Castello" forse più per la sua collocazione elevata che per l'esistenza in loco di un antico maniero. Essa, eretta a lato dell'antica strada che da Breno, passando per il Santel de l'Ora, scavalcava d'un balzo il torrente Lanico e portava il viandante suLla via per Ossimo, non venne distrutta o rammodernata; venne lasciata così com'era e com'è, ricca ancora dei suoi affreschi trecenteschi e rinascimentali, testimone della devozione secolare dei malegnesi, che tuttavia agli albori del nascente diciassettesimo secolo avvertirono il bisogno di un nuovo e dignitoso tempio. L'insieme dell'interno, pur nella sobrietà dei volumi, è armonioso e non privo di monumentale solennità. Il campanile si erge sul fianco destro dell'edificio e chiude con il suo slancio verticale il ritmo dei contrafforti che sull'esterno sostengono le pareti della chiesa, bilanciando il peso delle alte volte interne. Curiosa la cupoletta alla "veneta" posta a coronamento della cella campanaria. La facciata si innalza, e quasi incombe, sulla murata eretta a sostegno della chiesa.

La Chiesa Vecchia di Sant'Andrea - e costruita nel secolo XII; inoltre nella topografia di Malegno il castello è indicato più a nord. Risulta che si staccò dalla Pieve di Cividate, divenendo parrocchia nel secolo XIV e rimase parrocchiale del paese fino al 1760: il primo documento però noto con il quale è chiamata "parrocchialis" è del 1532. Si tratta di un edificio romanico del XII secolo a cui venne rifatta la navata nel secolo XV e profondamente restaurata nel secolo XVII.

L'antica Chiesa di Santa Maria - risalente nelle sue forme attuali al XVII secolo, presenta uno slanciato campanile di architettura lombarda, con bifore alla sommità e un'elegante piramide di finimento. Da rilevare che in chiesa si conservano anche un quadro della Madonna col Bambino del bergamasco Pietro Antonio Gualdi e una tela seicentesca raffigurante Cristo Crocifisso e i Santi Giovanni Evangelista, Andrea, Domenico, Francesco, Luca, Giovanni Battista e la Madonna; un affresco strappato su tela, risalente al secolo XV e rappresentante il Matrimonio mistico di Santa Caterina, la Maddalena e Sant'Antonio Abate, è custodito nella Pia Fondazione.

Cappelletta all'angolo di via Castello - ha una nicchia ad arco ribassato contenente un affresco con la Madonna seduta che tiene sulle ginocchia Cristo morto. Davanti alla nicchia è stata collocata una edicola a tre archi; quello sulla fronte è ribassato, i due laterali a pieno centro che poggiano su colonne tuscaniche collocate su alto basamento. L'edicola ha una volta a botte unghiata. È chiusa da una cancellata molto semplice a protezione dell'altarolo in muratura collocato sotto la nicchia.

Come arrivare

In auto: dista 67 chilometri da Brescia, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene.

Tipologie