Comune montano in provincia di Brescia con più di 2.300 abitanti, e ha una superficie di 53,8 chilometri quadrati per una densità abitativa di 42,75 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 884 metri sopra il livello del mare.
Il nome deriva da collis "colle" ed è il comune più a nord della Valtrompia e comprende i centri di Collio , Memmo e S. Colombano, Tizio, Ivino, ecc. Come comune si estende su una vasta superficie di kmq. 53,78. Collio si trova allo sbocco della valle percorsa dal torrente Bavorgo e si spinge sino alla statale delle Tre Valli. Collio è collegato con Breno e Bagolino attraverso i passi del Maniva e del Crocedomini. Nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune vi erano 12 consiglieri o consoli, 30 capi di decima, 4 ragionati, cavalieri sopra le vettovaglie, notai dei giudici diffinitori e notai dei consoli, un massaro. Nelle relazioni compilate una in occasione della visita alla Valle del capitano vicepodestà Pietro Vittor Pisani compiuta nel 1765, e l’altra nel 1785 sono contenute interessanti informazioni relative all’assetto istituzionale della comunità regolamentato dagli "antichi statuti". In 1786 il capitano e vicepodestà di Brescia Nicolò Barbarigo emanò i regolamenti per il governo del comune di Collio, che riconfermano sostanzialmente la validità degli antichi metodi di governo. In essi è citato oltre alla vicinia dei trenta anche il consiglio generale della comunità: sembra che questa istituzione esistesse fin dalle origini del comune. Nel 1955 - 1956 venne istituito un centro medico climatologico che però non ebbe grande sviluppo. Di richiamo, specie nel passato, fu la fonte Busana molto apprezzata per le sue qualità.
In auto: l'autostrada A4, uscire al Brescia Ovest e seguire la tangenziale per la Val Trompia, poi ranggiungere a Collio.