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Capriolo

Capriolo è un comune di 8.336 abitanti della provincia di Brescia, nell'area collinare immediatamente a sud del Lago d'Iseo. Sorge a 218 metri sopra il livello del mare. Il comune è ai confini con la provincia di Bergamo.

Storia

Il nome deriva probabilmente da Capreulus. Secondo altri dal cognome della famiglia Caprioli. La posizione del castello ha fatto pensare ad un castelliere preistorico e certo il luogo fu conosciuto all'epoca Romana, anche se poche o nessuna traccia ci è rimasta. La borgata viene nominata per la prima volta in un documento dell' 879 quando Carlo Magno fece dono di vasti possedimenti ivi esistenti al Monastero di San Salvatore in Brescia. Dopo una pausa iniziata con la pace che venne firmata proprio a Capriolo il 20 agosto 1198, tali lotte ricominciarono e il castello entrò nel sistema di difesa del territorio bresciano. Numerose vicende belliche interessarono pio il Castello e il Paese. In seguito Capriolo entrò a far parte della Quadra di Palazzolo. Nel 1268 il castello subì per mesi l'assedio dei Della Torre e venne da essi occupato dopo strenua resistenza. Tolto ai Veneziani nel 1438 dal Picinino, il paese venne riconquistato dall'esercito veneto nel 1441. Durante la guerra Francia Spagna - Impero, a Capriolo si stanziarono a lungo le truppe svizzere. Nel 1529 si ribellarono alle angherie delle truppe imperiali e buttarono un buon numero di soldati in un burrone. Il castello o Rocche che il Da Lezze vide nel 1610 "derocata antiqua e destrutta con le sue muraglie" venne ceduta sulla fine del 1600 alle monache che, trasferitesi qui dall'isola delle Grazie di Venezia, il 18 settembre 1694 abitarono il convento eretto dal 1692 in poi. Nel 1812 il convento passò poi alle suore Orsoline. Il dominio veneto segnò un periodo di pace, disturbato tuttavia da gravi epidemie e da periodi di crisi economica. Lo sviluppo economico sociale è indicato nel 1909 dalla costruzione dell'edificio scolastico ampliato poi nel 1935 e sostituito da un nuovo complesso costruito nel 1972.

Da vedere

Chiesa Parrocchiale, dedicata ai SS. Gervasio e Protasio - si trova abbarbicata sul pendio del colle sul quale sorge il castello. Nel secolo XV venne riedificata al piano, e, in seguito, rifatta quasi del tutto tra il 1887e il 1895 su progetto dell’architetto Melchiotti per iniziativa del prevosto Minelli, e di nuovo ampliata dal 1904 al 1912 su progetto dell'architetto Caravatti di Milano e dell'ingegner Cadeo e geometra Bastoni di Chiari per iniziativa del prevosto Libretti. L’interno è a croce latina e, sebbene abbia subito radicali modifiche, presenta un insieme armonioso e solenne. La parte più antica è delineata dai tre primi pilastri, in pietra di Sarnico.L’altare della Risurrezione è ricco di un bellissimo quadro del Romanino, raffigurante Gesù Risorto ed eseguito intorno al 1525.

L’altare dell'Assunta - proveniente dalla Disciplina e sistemato in luogo dell'altare della Madonna del Rosario è ricco di una pala di Antonio Gandino il Vecchio, raffigurante l'Assunta e raccolta in una elegante soasa, e di una bellissima mensa di marmo policromo e intarsiato.

L’altare della Addolorata e del Cristo - e morto ricopia il precedente, ma è aggraziato da due angeli oranti in marmo che affiancano la nicchia dorata contenente la statua dell'Addolorata. Sotto sta la statua distesa del Cristo morto, opera della scuola del Fantoni.

L'altare del Sacro Cuore - e costruito nel dopoguerra è opera monumentale in marmo di Botticino e lavorato dai maestri scalpellini di Rezzato, mentre la statua del Sacro Cuore è uscita dalla bottega Poisa di Brescia. Semplice, ma elegante, è l'altare di S. Rita, proveniente da una chiesa demolita di Rivoltella del Garda.

La Cappella del Convento - e costruita nel 1695 e consacrata il 14 settembre 1755 da Mons. Alessandro Fè, era adorna di una tela raffigurante S. Francesco e S. Chiara, sostituita poi col sopraggiungere delle Orsoline da una tela raffigurante S. Orsola, S. Angela Merici e S. Agostino. Durante una nuova ristrutturazione operata nel 1969, le due tele vennero poste sulle pareti laterali, mentre al centro venne posto un crocifisso "miracoloso" di stile romanico del 1200.

Chiesetta di S. Carlo - sembra sorta nel lazzaretto aperto durante la peste del 1576 e che prese il nome del Santo. Rifatta almeno due volte, venne restaurata nel 1973 dalla Società della Caraffa.

Come arrivare

In auto: autostradale A4 sia per chi proviene da Brescia. L'uscita è Palazzolo sull'Oglio, da cui Capriolo dista circa 2 chilometri.

Tipologie