Italynet

Hotel Bienno, Agriturismo Bienno, Bed and Breakfast Bienno

Italia

ricerca

Bienno

Il comune di Bienno si trova in provincia di Brescia, nella media Valle Camonica, a circa 70 km dal capoluogo di provincia e dal passo del Tonale. Ad un’altitudine di 450 m s.l.m è contornato dalle vette della Concarena e della Presolana. L’antico borgo sorge su una delle colline dominate dal Dosso del Cerreto e conserva in modo quasi integro la struttura urbanistica medioevale del centro storico.

Storia

Il nome "Bienno" potrebbe derivare da un nome gentilizio di origine romana "Biennius". Proprio a Bienno infatti è stata scoperta una lapide tronca sul cui margine laterale si può leggere "ienni" e "ennus": questo porta alla provata deduzione che sull'altra parte fosse presente una "B". Va ricordato che Bienno, fin da epoca antica, era particolarmente ricco di questi canali, che portavano acqua per le sue numerose fucine con i possenti magli per la lavorazione dei metalli ferrosi. Queste officine sono rimaste operose e attive, anche nel centro abitato, fino a non molti anni fa. Un'ultima ipotesi per dare una derivazione toponomastica a Bienno è fare riferimento al nome personale "Biena", nome abbastanza diffuso nel patriziato Etrusco in epoca pre - romana. Nel 16 a.C. fecero la loro comparsa in valle i Romani e vi rimasero fino al 375 d.C., quando arrivarono i Barbari scacciati a loro volta nel 568 dai Longobardi, che diedero il nome alla Lombardia. Sembra che a Bienno fosse stato costruito un villaggio romano nelle zone occupate oggi da via Santa Maria, via di Mezzo e via Giere; quest'ultima pare fosse diventata una zona residenziale. Fin dalla preistoria, la zona prospiciente il centro abitato, doveva essere frequentata dagli antichi Camuni tanto che sul colle del Cerreto è stato individuato un antichissimo luogo di culto. Il territorio è stato segnato nei secoli da diversi popoli: a partire dal 16 a.C. con la comparsa dei Romani, seguiti poi dai Barbari nel 375 d.C. e dai Longobardi nel 568 d.C. Il secolo di massimo splendore per il ricco borgo di Bienno, fu il 1400. Rimangono numerose tracce e testimonianze nei monumenti, nelle molte dimore gentilizie e nella costruzione o riadattamento delle torri dell’antico nucleo medievale. Molti reperti archeologici romani furono trovati nel secolo scorso dal conte Simoni Fè d'Ostiani e furono portati a Bergamo e a Milano. Oggi non si sa neppure in quali zone del paese abbia rinvenuto lapidi ed epigrafi.

Da vedere

Il Centro Storico - si deve salire verso la parte alta del paese. Dalla piazza Liberazione ci si immette in via Contrizio; si può vedere subito il palazzo Simoni Fè a sinistra, iniziato probabilmente nel 1400 e ampliato e ristrutturato nel corso dei secoli successivi; ora la struttura ospita la scuola materna, la biblioteca e alcuni appartamenti. Nella parte retrostante ci sono: la Pro Loco, il centro giovanile, la sede degli alpini e della banda musicale e il parco giochi. All'interno vi sono ancora affreschi ben conservati e, nella sala conferenze della biblioteca, il soffitto è a cassettoni in stile Settecento Veneziano.

Parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita - si trova nella parte alta del paese ed è sorta probabilmente nel punto in cui anticamente doveva esserci un fortino mlitare costruito a scopi difensivi. La facciata ha un portale in arenaria di Sarnico con colonne binate e scanalate con capitelli corinzi. In due nicchie in alto si trovano le statue dei Santi Faustino e Giovita, cui è dedicata la chiesa; sopra il timpano, in un grande riquadro, un affesco rappresenta la Madonna in Gloria col Bambino e ancora i Santi protettori; qualcuno lo attribuisce al Fiamminghino.

La Chiesa di Santa Maria - è sempre stata di proprietà del Comune. Si pensa che un tempo qui vi fosse un tempietto alla Dea Minerva poichè gli studiosi sono convinti che tra questa zona, la Via di Mezzo e la Via Glere ci sia stato un villaggio romano. La chiesa un tempo era chiamata Santa Maria degli Orti, perchè probabilmente la sua ubicazione era all'esterno dell'abitato. E' stata costruita nella seconda metà del 1400. La facciata ha pilastri in pietra a vista e un bel rosone in stile gotico; nella lunetta un tempo c'era un affresco.

Chiesa di S. Maria Affresco - la zoccolatura continua anche lungo la facciata di sinistra che ha finestre ad arco trilobato che danno luce all'interno. Una porta in stile gotico è stata tamponata e ne è stata aperta una più grande. L'interno ha tre campate; a destra di quella centrale c'è l'altare di San Rocco con un arco d'ingresso a sesto acuto. Dal 1490 al 1494 sono stati affrescati la navata, la parte inferiore dell'arco santo, le volte e i peducci del presbiterio dal camuno Giovan Pietro da Cemmo.

La Cappella delle Piscine - nella parte più antica si vedono ancora le figure di Sant'Antonio e San Defendente; a quest'ultimo era dedicata una chiesa sul colle omonimo di cui si vedono ancora i ruderi. AI posto della pala dell'altare c'è un pregevole affresco del Settecento raffigurante la Pietà. La cancellata separa la parte più antica da quella più moderna con volta a botte. Fino a pochi anni fa la popolazione andava a recitare il Rosario alla Cappella delle Piscine, in modo particolare nel mese di maggio. Non si hanno certezze sull'origine del nome.

La Chiesa di San Pietro in Vincoli - si sa da quanto tempo sia sconsacrata; un documento del 1707 parla già della sua decadenza in seguito alla visita del Vescovo, che chiedeva di fare lavori di restauro e modifiche varie. Sembra sia stata custodita da uno o due eremiti. La bella pala dell'altare raffigurante San Pietro in Catene e il paliotto in cuoio sono custoditi negli uffici comunali. In dialetto biennese viene chiamata "Hant Pèder Huk", ma c'è discordanza sull'interpretazione di questo nome.

La Chiesa della Maddalena - si vede una stretta strada che sale verso sinistra, contrassegnata da una bella Croce in porfido rosso di Bienno. Porta al colle della Maddalena, su cui si erge la chiesa ornonima. All'interno la prima parte è affrescata ed ha il soffitto piano dipinto dal biennese Battista Bettoni nel 1935; sono abbastanza pregevoli le dieci stampe di Santi di Giovan Battista Piazzetta. La seconda parte, più antica, ha una volta a crociera compressa dipinta ancora dal Bettoni, mentre sulla parete frontale vi sono affreschi datati 1475. All'esterno, dietro la chiesa, in un piccolo ambiente in parte scavato nella roccia, c'è il Santo Sepolcro con statue lignee di Paolo Amatore del 1611.

Come arrivare

In auto: percorrendo la Statale 42 fra Darfo e Breno si imbocca l’uscita Esine e si prosegue in direzione Bienno.

Tipologie