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Berzo Demo

E un comune di 1.847 abitanti della provincia di Brescia, in Val Camonica. Sorge a 785 metri sopra il livello del mare. Le origini non sono fissabili in una data, la storia del comune viene però collegata a quella della Vallecamonica.

Storia

Il nome Berzo deriverebbe da "bersa", sinonimo con cui si identificava quella grande siepe, talvolta di rovi o arbusti con cui si cingevano zone o parchi in cui si svolgevano battute di caccia. Altri studiosi di toponimastica fanno invece riferimento al nome "Berzesto"che in Valle Camonica si accomuna spesso per l’etimologia con il nome "Berso". Non è da escludere pure che Berzo derivi da "berza" che in dialetto locale significa fame. Ancora si può fare riferimento ad una voce preromana: "bersium" che indicava sempre una siepe o recinto ma per richiudere gli animali domestici. In correlazione a ciò non è da escludere pure che Berzo possa derivare da "bàr-bèr" che indicava, nell'antico idioma iberico il montone o più in generale l'ovile o le pecore. Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di Mù. Nella prima metà del XV sec. la contea appartenne anche al conte di Cemmo. Dopo i Visconti la Vallecamonica passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che diede la contea al conte Paride di Lodrone. La Seconda Guerra Mondiale ha lasciato molti segni nel territorio di Berzo Demo, tra i quali una grande mulattiera ancora praticabile, con piazzole di sosta e ricoveri, percorsa in guerra dagli alpini e dai loro muli carichi. Il comune seguì le vicende storiche della media Valle Camonica e dei vicini e confinanti comuni di Cedegolo a sud e Malonno a nord: numerosi e molte volte cruenti furono i passaggi da una dominazione all'altra: dai ghibellini bresciani nel 1300, ai Visconti di Milano all'inizio del 1400, alla Serenissima Repubblica Veneta dal 1426 al 1797, all'Impero Austriaco fino al 1859 e al Regno d'Italia. Dal 1927, durante il periodo fascista, Berzo Demo fu amministrativamente aggregato al comune di Cedegolo. Riprese la sua autonomia nel 1948.

Da vedere

Parrocchiale di San Eusebio - e di origine quattrocentesca, allungata nel XVII secolo. L'ancona del'altare maggioe è di Pietro Ramus. Nel 1600 fu ristrutturata e nel 1700 fu ampliata. Sul portale, di caratteristica pietra di Sarnico, è visibile la data del 1691. All'interno del tempio è presente l’opera forse più importante di Pietro Ramus e dei suoi allievi, tra i quali l’ottimo pittore Giovan Battista Zotti: è l’ancona dell’altare maggiore con sopra una "Madonna col Bambino". Sono anche visibili due piccoli portali in legno attribuiti alla scuola dei Fantoni.

Chiesetta di Sant'Agostino - nei pressi della torre campanaria, ormai sconsacrata. All'interno una lapide datata 1640.

La Parrocchiale di Demo - è dedicata a San Lorenzo è fu costruita nel 1757 con un’unica garande navata. All’interno alcuni dipinti del 1600 e del secolo successivo tra i quali merita citazione particolare il "Martirio di San Lorenzo". E’ in questa chiesa che ogni cinque anni, la prima domenica di settembre, si celebrano i riti per la "Madonna Granda". Nella casa parrocchiale c’è una tela di scuola veneta del 1500, raffigurante un’ "Ultima cena".

Chiesetta di San Zenone - è il bel campanile a forma triangolare visibile anche dalla provinciale che sale a Cevo e in Val Saviore. Eretto nel 1500 fa da cornice interessate ad una piccola chiesa.

La Parrocchiale di Monte - fu edificata nel 1600 seguendo la moda barocca che in quel secolo era predominante anche negli edifici religiosi. La pala dell’altare maggiore raffigurante l’"Annunciazione" è racchiusa in una soasa ed è databile nel 1600. Sempre dello stesso secolo sono visibili alcuni dipinti di vari autori minori o di anonimi.

Come arrrivare

In auto: sulla Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola dalla quale si diparte la strada provinciale per la Val Saviore che porta a Berzo.

In treno: la stazione di Berzo Demo.

Tipologie